
Si chiama Legnano SiCura ed è il progetto di sicurezza urbana che, attivato nel 2021, torna ora ad accendere...
Si chiama Legnano SiCura ed è il progetto di sicurezza urbana che, attivato nel 2021, torna ora ad accendere i fari sulla situazione in città con nuove iniziative di prevenzione e contrasto dei fenomeni di disagio sociale, degrado e inciviltà. Le iniziative sono state presentate ieri a Palazzo Malinverni in occasione di un incontro arrivato il giorno dopo l’arresto di un trentenne per violenza sessuale - fortunatamente bloccata per l’intervento dei testimoni – avvenuto proprio in una delle aree al centro dell’attenzione da tempo, vale a dire il parco Falcone Borsellino.
Nata nella primavera del 2021, in occasione del ritorno in zona gialla della città durante l’epidemia di Covid 19, Legnano SiCura si è evoluta in questi anni diventando una cornice strategica per le azioni della Polizia locale e dalle associazioni del terzo settore con l’obiettivo comune di assicurare condizioni di maggiore vivibilità, e sicurezza, nelle aree obiettivo individuate. Il progetto ha ottenuto per il 2025 un finanziamento di poco superiore ai 50mila euro dal Fondo Unico Giustizia, per le iniziative dei Comuni in materia di Sicurezza urbana.
"Quanto accaduto ieri ha certamente colpito tutti noi - ha esordito l’assessore alla Sicurezza, Anna Pavan riferendosi al già citato arresto per violenza sessuale -, ma al netto della gravità dell’episodio va sottolineato l’intervento delle persone che hanno assistito alla scena, che dimostra la volontà della nostra comunità di non voltarsi dall’altra parte. Il tema della sicurezza urbana è complesso e, nonostante i tanti studi e i dati disponibili, nessuno può dire di avere risposte assolute, certe ed efficaci per la sua soluzione".
Paolo Girotti