Varese, 23 dicembre 2024 – Nell'ambito dei servizi a presidio della legalità economico finanziaria in zona di confine, i Finanzieri hanno intercettato un traffico di valuta verso la confederazione elvetica da parte di un italiano con importanti pendenze fiscali.
In dogana, prima di passare il confine, i militari della Compagnia di Gaggiolo hanno posto all'uomo la domanda di rito intesa a verificare la presenza di merci e valuta al seguito, il più classico ''ha qualcosa da dichiarare?''.
In un primo momento, l’uomo ha dichiarato di avere con sé solo 8mila euro, cifra notoriamente sotto la soglia dei 10mila euro al superamento della quale è previsto l'obbligo di dichiarazione valutaria. Ma i finanzieri, non convinti, hanno preferito, unitamente ai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, procedere a un controllo valutario dal quale è emerso in realtà il possesso di 14mila euro, cifra superiore ai 10.000 euro.
Non solo, i controlli alle banche dati in uso, interrogate sul posto dalla polizia economico - finanziaria, hanno fatto emergere a carico del frontaliere un ordine di carcerazione per una vecchia condanna ad 1 anno e 3 mesi di reclusione ancora da espiare. Pertanto i militari, viste anche le false dichiarazioni in merito ''alla valuta al seguito'', hanno dato esecuzione all'ordinanza cautelare procedendo alla perquisizione personale e locale del condannato dalla quale è emerso, altresì, il possesso di documenti contraffatti con intestazione di Gibilterra nonché altra valuta per ulteriori 12mila euro, nascosta in uno stivaletto da motociclista stipato in uno zaino nel portabagagli.
La polizia economico-finanziaria ha inoltre voluto vederci chiaro su eventuali pendenze erariali e fiscali del soggetto il quale aveva tentato di espatriare con ben 26mila euro in contanti. L'ulteriore controllo ha fatto emergere pendenze con il fisco per oltre 530mila euro, cioè cartelle esattoriali esecutive risalenti negli anni, mai saldate.
A questo punto, prima di essere portato in carcere a Varese per scontare la condanna definitiva per altri fatti, l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e per possesso di documenti falsi. Quanto ai 26mila euro, in banconote da 20, 50, 100, 200 e anche una da 500 euro, i finanzieri ne hanno provveduto al sequestro preventivo di urgenza.