Ieri mattina a Varese la cerimonia per la consegna simbolica delle chiavi di sette appartamenti destinati ad ospitare donne vittime di violenza sulla base del progetto sperimentale promosso dalla Regione in collaborazione con Aler, Centri Antiviolenza e Case Rifugio. Gli alloggi, assegnati ad alcune realtà associative di riferimento sul territorio, tra cui: Eos Centro Ascolto Donna di Varese, Telefono Donna di Como, Associazione Rete Rosa di Saronno, Società Cooperativa Sociale L’una e le Altre di Varese e Cadom di Monza Brianza, verranno messi a disposizione per un minimo di 5 anni.
Il contributo regionale coprirà interamente, per tutto il periodo, il canone di affitto e le spese reversibili. L’iniziativa rientra nel piano per autonomia abitativa delle donne vittime di violenza varato dalla Regione, che con uno stanziamento di tre milioni di euro consentirà la messa a disposizione di 64 appartamenti su tutto il territorio regionale. Nella somma stanziata 300.000 euro sono destinati ai Cav e alle Cr per i costi relativi all’accompagnamento delle donne nella sperimentazione (costi di personale ma anche arredi degli alloggi, costi di trasporto, spese di registrazione del contratto, utenze ecc).
All’evento, che si è svolto nella sede Aler di Varese, hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso,l’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, il presidente della IX Commissione regionale Sostenibilità Sociale Casa e Famiglia, Emanuele Monti e i vertici di Aler Varese Como Monza Brianza e Busto Arsizio: il presidente Stefano Cavallin e il direttore generale Luca Rocchetti.
"Siamo orgogliosi – ha detto il presidente Fontana - di poter offrire un sostegno concreto a queste donne, certi che potrà rappresentare uno stimolo e un sostegno per riprendersi il prima possibile le loro vite lontano da paure e violenze".