SARA GIUDICI
Cronaca

Controllo di vicinato a Saronno, attivati altri due gruppi di cittadini. La Polizia locale: "Più tempestivi"

La novità in arrivo nei quartieri Le Villette in zona Santuario e di via Ungaretti

La novità in arrivo nei quartieri Le Villette in zona Santuario e di via Ungaretti

La novità in arrivo nei quartieri Le Villette in zona Santuario e di via Ungaretti

Saronno (Varese) – Due nuovi gruppi di Controllo di vicinato a Saronno: sono quelli del quartiere Le Villette in zona Santuario e di via Ungaretti. Al momento in città sono già attivi due gruppi: quello storico alla Cassina Ferrara e quello creato l’anno scorso al Matteotti. "Non si tratta di ronde e men che meno di persone armate – ha spiegato il sindaco Augusto Airoldi – sono cittadini che collaborano e allertano le forze dell’ordine in caso di situazioni sospette. Non sono quattro amici al bar, ma persone a cui la Prefettura riconosce un ruolo e dei compiti, grazie a un protocollo che noi abbiamo firmato. Non devono fare attività di pattugliamento o atti di eroismo, ma solo segnalare gli atti criminali osservati".

"L’efficacia del Controllo di vicinato è di fare gruppo e segnalare il pericolo – chiosa il comandante della polizia locale, Claudio Borsani –: i gruppi ci permettono di fare una scrematura delle segnalazioni: filtrandole attraverso il coordinatore sono più efficaci e permettono un intervento più tempestivo". "Ci siamo attivati in passato perché abbiamo avuto diversi problemi – spiega Luciana Gerletti, porta voce del quartiere le villette – e con quest’iniziativa si è risvegliato il quartiere. Adesso ci siamo conosciuti ed è più facile identificare i malintenzionati. Stiamo facendo la raccolta firme e entro il mese prossimo chiuderemo la parte burocratica". Del resto è tutto pronto: "Abbiamo già fatto una mappa con i limiti del quartiere per delineare con più precisione la nostra azione, anche per definire le zone dove possono servire telecamere".

L’altro gruppo riguarda via Ungaretti nel quartiere Aquilone e il portavoce è Miro Fresc: "Siamo partiti con uno screening dei residenti perché pensiamo che ci debba essere una partecipazione sociale e civile". Il gruppo si occuperà di tutta l’arteria, "ma stiamo già attivando alcune zone di confine come via De Sanctis".