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Covid, il sindaco di Varese: "Non c'è più posto nei nostri ospedali"

Il primo cittadino chiede più chiarezza nei dati e avverte: "Serve una regia sanitaria comune". Ma l'Asst Sette Laghi rassicura: "Situazione gestita con ordine"

Coronavirus

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Varese, 11 novembre 2020 - "I nostri ospedali stanno raggiungendo la saturazione, non c'è più posto". È l'allarme lanciato da Davide Galimberti, sindaco di Varese, al centro di un territorio dove sono in forte crescita i contagi da coronavirus e i ricoveri. "Da Busto Arsizio a Varese, fino a Tradate, da giorni gli ospedali sono sotto pressione, si è cercato di recuperare posti letto nei vari reparti ma siamo al limite - dice -. L'auspicio è che le misure del lockdown portino in fretta gli effetti sperati e che siano attivati velocemente i Covid hotel, per alleggerire la pressione sugli ospedali che sono al limite".

Dall'allarme il primo cittadino passa poi alla denuncia, puntando il dito contro i dati del contagio. "Tremila tamponi positivi nella nostra provincia in un solo giorno - osserva Galimberti -. Numeri però che sembra si riferiscano ad analisi sui tamponi effettuati negli ultimi 7 giorni. Come al solito i dati non sono chiari e precisi e questo continua ad essere un enorme problema. Non possiamo continuare a lanciare numeri senza contestualizzarli, rischiano solo di generare ancora piu' paura". Per il sindaco serve "una regia sanitaria comune ed unica con tutte le zone più colpite attorno all'area metropolitana (Varese, Milano, Monza e Como) che possa confrontarsi con tutti i sistemi sanitari e territoriali del bacino maggiormente colpito, una sorta di commissario indipendente da tutte le logiche della Regione anche per gestire la ripresa dell'attivita' sanitaria ordinaria dopo l'attenuazione della pandemia".

Intanto, da Asst Sette Laghi assicurano che "questa pesante emergenza senza precedenti viene gestita con ordine". L'obiettivo è "correre più veloce del virus, mantenere un margine di vantaggio rispetto alle necessità, per tenere un equilibrio fra ingressi e dimissioni", sottolineano fonti della Asst, spiegando che all'ospedale di Circolo di Varese ci sono più di 350 ricoverati per coronavirus, circa 40 in terapia intensiva, oltre 90 con Cpap, e da ieri sono a disposizione altri 18 letti di terapia intensiva allestiti in un blocco operatorio. Ad Angera sono stati riconvertiti 75 posti per pazienti meno critici, e altri 60 ricoveri si contano fra gli ospedali di Luino e Tradate. Inoltre da oggi i pazienti che necessitano di assistenza a minore intensità o convalescenti potranno essere ospitati all'ospedale di Cuasso, dove sono pronti 40 posti, con la possibilità di arrivare a oltre 100. Per ora, spiegano dalla Asst Sette Laghi, solo pochi pazienti sono stati trasferiti verso Bergamo e all'ospedale nella Fiera di Milano, dove un modulo da 14 posti è gestito da un'equipe di anestesisti degli ospedali varesini.