Cresce l’Insubria: inaugurati due padiglioni

Nuovi spazi per l’amministrazione, la didattica e la ricerca all’Università dell’Insubria, nel campus varesino di Bizzozero. Dopo i lavori di...

Nuovi spazi per l’amministrazione, la didattica e la ricerca all’Università dell’Insubria, nel campus varesino di Bizzozero. Dopo i lavori di ristrutturazione sono stati inaugurati i padiglioni Rossi e Bassani. Soddisfatto del risultato raggiunto il rettore Angelo Tagliabue: "È molto importante l’inaugurazione di questo edificio, ben amalgamato con il campus e le attività sanitarie. In questo territorio sono rappresentate varie entità: da quelle sanitarie, agli studenti, al personale docente e amministrativo. Questo edificio è un pezzo della nostra storia". Il Padiglione Rossi, realizzato negli anni Trenta, si trova all’interno del grande complesso di via Ottorino Rossi composto dai diversi stabili che costituivano l’Ospedale neuropsichiatrico di Bizzozero. L’edificio è stato concesso in comodato d’uso dall’Asst Sette Laghi a fine 2015 ed è stato ristrutturato con l’obiettivo di renderlo fruibile e funzionale per la nuova destinazione. Oggi ospita uffici amministrativi a supporto di docenti e studenti per quanto riguarda il piano terra, dove sarà trasferita anche la segreteria studenti. Al primo piano ha invece sede il Dipartimento di Scienze teoriche e applicate (Dista), con le segreterie amministrativa e didattica, gli studi dei docenti, le aule e i laboratori di ricerca utilizzati dai dottorandi e dagli assegnisti. Il padiglione Bassani si trova tra il Lanzavecchia e il Collegio Cattaneo e si nota per la sua particolare architettura: una costruzione degli anni Quaranta con un porticato d’ingresso sormontato da un timpano. L’edificio è di proprietà della Provincia di Varese ed è concesso ad uso gratuito dal 1998 per 50 anni. L’intervento di ristrutturazione eseguito ha riqualificato lo spazio per la realizzazione dei nuovi laboratori di Microscopia elettronica, Farmacologia e Genetica molecolare.

Al piano seminterrato sono stati installati due microscopi di eccellenza, il Tem e il Sem, che sono una delle piattaforme del Criett, il Centro di Ricerca e trasferimento tecnologico finanziato da fondi di ateneo, ministeriali e di Regione Lombardia. Presenti al taglio del nastro oltre ai vertici dell’università anche personale, docenti e il sindaco di Varese Davide Galimberti. "È un momento importante perché passo dopo passo si consolida sempre di più la presenza dell’università nel territorio della città - commenta - Il fatto che si inaugurano nuovi spazi è la definizione di quel polo universitario che la città sta disegnando da diverso tempo, attrattiva anche per gli studenti fuori sede".

L.C.