
"Cure palliative a Abbiategrasso: servono più risorse per l'invecchiamento della popolazione"
"L’invecchiamento della popolazione, unito a una maggiore conoscenza del valore delle cure palliative, sta determinando una progressiva crescita della domanda di cura da parte di una popolazione anziana, affetta da malattie inguaribili in fase avanzata". Lo afferma Luca Moroni, direttore dell’hospice abbiatense, coordinatore regionale Uneba. Con 75 hospice e 131 unità di cure palliative domiciliari, la Lombardia può contare su un sistema specialistico di cure palliative solido e strutturato. Nel 2021 sono stati 13.277 i pazienti che hanno potuto accedere agli hospice, mentre 17.301 hanno ricevuto a casa le cure necessarie per affrontare nel modo migliore possibile le ultime fasi dalla malattia.
"Si tratta di risultati importanti, esito di una sinergia tra pubblico e privato che vede protagonista il mondo del Terzo Settore e del volontariato, in un contesto pensato per promuovere tempestività, continuità e qualità delle cure". In questo ambito la Regione "ha recentemente emanato una delibera che rende più flessibili e quindi più efficienti le modalità con cui sono erogate le cure palliative a domicilio". Un buon risultato, ma che lascia ancora delle lacune sul campo. "Siamo ancora lontani – dice Moroni – dalle performance previste dai livelli essenziali di assistenza. Le Regioni sono infatti chiamate a programmare lo sviluppo di reti di cure palliative in grado di assistere almeno il 90 per cento del bisogno potenziale. Si tratta di un traguardo ambizioso ma raggiungibile".
Le risorse del Pnrr destinate alle cure domiciliari sono un’occasione straordinaria ma affinché siano utilizzate al meglio occorrono ulteriori riforme. In aggiunta, afferma Moroni, "occorre sviluppare al più presto la rete delle cure palliative pediatriche ed è indispensabile adeguare i sistemi di remunerazione per garantire la continuità e la stabilità degli hospice, oggi fortemente a rischio".
Giovanni Chiodini