REDAZIONE VARESE

Dalla via Francisca a Santiago alla Terra Santa. La Natività dei pellegrini è un’opera d’arte

È una vera e propria tradizione nel piccolo centro di Brinzio, capace di attirare Natale dopo Natale un buon...

È una vera e propria tradizione nel piccolo centro di Brinzio, capace di attirare Natale dopo Natale un buon numero di appassionati. Il presepe allestito presso la chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo si ripete con successo da più di cinquant’anni, grazie all’impegno di un gruppo di volontari che cura ogni dettaglio di una rappresentazione che sa sempre rinnovarsi. Generazione dopo generazione sono tanti i brinziesi che si sono alternati nella preparazione del presepe: attualmente il gruppo è composto da una quindicina di persone che dà il via all’allestimento a metà novembre.

Anche quest’anno non manca un riferimento all’attualità: il tema individuato insieme al parroco don Loris Flaccadori è “Pellegrini di Speranza”, il motto del Giubileo 2025. Sono tre le sezioni che compongono il presepe, che evocano altrettante mete storiche dei pellegrinaggi cristiani: Roma, Santiago di Compostela e Gerusalemme.

Si parte con la raffigurazione di un cammino che tocca proprio il paese della Valcuvia: è la Via Francisca, che transita da Brinzio (nella stessa chiesa parrocchiale i pellegrini possono apporre il timbro sulla credenziale) e prosegue verso il Sacro Monte, il cui campanile è rappresentato nel presepe, fino a raggiungere Pavia da cui ci si immette sulla via Francigena per Roma. Al centro c’è invece la via francese del Cammino di Santiago, con il monumento dell’Alto del Perdon in Navarra. A destra infine la Terra Santa, con Gerusalemme e la rappresentazione della Natività a Betlemme.

Il presepe è visitabile fino al prossimo 26 gennaio, insieme ad altri esposti nei cortili del borgo.

Lorenzo Crespi