SARA GIUDICI
Cronaca

Dalle celebrazioni ai cori contro il Papa e la Meloni

Cori contro Papa Francesco e contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno segnato, ieri mattina, le celebrazioni del 25...

Tanta gente in piazza a Saronno gli striscioni contro tutte le guerre Non sono mancati i cori di protesta

Tanta gente in piazza a Saronno gli striscioni contro tutte le guerre Non sono mancati i cori di protesta

Cori contro Papa Francesco e contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno segnato, ieri mattina, le celebrazioni del 25 aprile in città confermando come la ricorrenza a Saronno abbia tutte le sfaccettature dall’emozione alla contestazione. Le contestazioni si sono levate in piazza Caduti Saronnesi, poco prima dell’inizio degli interventi ufficiali. Alcuni manifestanti hanno scandito slogan critici verso il pontefice e, in modo ripetuto, verso Giorgia Meloni. La giornata era iniziata alle 10 in piazza Libertà, con l’alzabandiera eseguito da un delegato dell’Associazione nazionale carabinieri. In segno di lutto per Papa Francesco, come previsto dai protocolli, il tricolore è stato subito portato a mezz’asta. Il corteo, aperto dal commissario prefettizio Antonella Scolamiero e dal subcommissario Federica Crupi, ha attraversato le vie cittadine accompagnato dalle associazioni, dai cittadini e da una folta presenza politica, compresi i candidati sindaco Rienzo Azzi, Ilaria Pagani e Augusto Airoldi. In sfilata portate da gruppi di cittadini anche bandiere dell’Europa, dell’Ucraina e della Palestina. A chiudere il corteo, il gruppo dell’assemblea antifascista del Saronnese, che ha distribuito volantini e ribadito, con l’uso di un megafono, la propria contrarietà alla guerra e alla sobrietà imposta durante le celebrazioni, definendola una forma di censura. Dopo l’omaggio a Salvo D’Acquisto, il corteo è confluito in piazza Caduti Saronnesi per la deposizione delle corone ai caduti. È in questo momento che si sono verificati i cori di protesta. Momento emozionante è stato l’omaggio ad Aurelio Legnani, partigiano classe 1926 soprannominato "Gatto", unico combattente presente alla cerimonia. Sara Giudici