Busto Arsizio, 19 marzo 2015 - Avrebbe aggredito alcuni poliziotti penitenziari (uno dei quali dovrebbe essere sottoposto a intervento chirurgico) e inscenato un gesto estremo in cella. Protagonista della vicenda è il 29enne Salvatore Marchese, in carcere a Busto Arsizio con l'accusa di tentato omicidio dopo che nella notte fra il 2 e il 3 marzo entrò in caserma a Gallarate chiedendo di essere arrestato (era ai domiciliari) e sparò a tre carabinieri, ferendoli.
Ne dà notizia il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) per voce del segretario generale Donato Capece. Questa è la sua ricostruzione: “È accaduto tutto in questi ultimi giorni, anche se fin dal primo ingresso in carcere il detenuto è apparso da subito agitato e scontroso. Domenica ha prima colpito con un pugno al volto, senza alcuna ragione, l’agente di servizio sul piano detentivo, poi si è rifiutato di entrare in cella dopo la doccia e i passeggi. Quindi, mercoledì, ha tentato di impiccarsi e, una volta fermato dai poliziotti, ha malmenato un ispettore che lo stava accompagnando in infermeria e tre agenti, uno dei quali deve ora essere operato”. Capece ha poi sottolineato “la professionalità dei poliziotti, che hanno impedito conseguenze più gravi”, esprimendo loro “solidarietà e vicinanza”.
Marchese è stato trasferito al carcere milanese di San Vittore, in un reparto attrezzato a ospitare detenuti con problemi psichiatrici.