
L’ex sindaco Augusto Airoldi non intende svelare i prossimi passi fino al passaggio di consegne con il commissario prefettizio Di una cosa si dice certo: la crisi non ha avuto ripercussioni sulla città
L’ex sindaco Augusto Airoldi mantiene il riserbo sulla possibilità di una sua ricandidatura, affermando che non si esprimerà in merito "finché non avrò finito l’incarico istituzionale con il passaggio di consegne con il commissario prefettizio". Tuttavia, non esita a commentare la crisi interna al Partito Democratico e a rileggere le dimissioni dei consiglieri comunali come una risposta concreta al suo appello. L’ormai ex primo cittadino che si è dimesso con i 17 consiglieri facendo finire la consiliatura con un anno d’anticipo ha delineato il quadro della situazione politica iniziando dalla crisi dello scorso settembre. "La crisi politica non ha impattato sulla vita quotidiana della città. Certo, a livello di consiglio comunale ci sono stati problemi, ma niente che abbia inciso sulla vita amministrativa. Solo quando non è stato approvato il bilancio previsionale per la seconda volta ho capito che non si poteva far altro che dare una svolta".
Airoldi ha ricordato come le sue dimissioni abbiano dato l’input alla scelta di 17 consiglieri comunali di abbandonare il loro incarico: "Diciassette consiglieri si sono dimessi in presenza e due tramite pec. È importante sottolineare che né la maggioranza né la sola opposizione avrebbero avuto i numeri per far cadere il consiglio. Il mio appello è stato quindi determinante". Grande sorpresa nel mondo politico per la franchezza con cui il primo cittadino ha parlato della situazione del Pd silente ormai da una settimana: "Il mio partito si è spaccato (Lucy Sasso e Simone Galli ndr) hanno firmato le dimissioni, mentre tre (Francesco Licata, Mauro Lattuada e Mauro Rotondi) hanno scelto di non farlo. Questo evidenzia il momento di difficoltà del Pd, che va superato, poiché rimane un elemento fondamentale per qualsiasi coalizione di centrosinistra".
L’ex sindaco ha poi rivolto critiche dirette ad Obiettivo Saronno, riconoscendo come errore principale del suo mandato l’apparentamento con la lista civica viola: "È stata la madre di tutti gli errori, non solo per i rapporti difficili tra sindaco e assessore, ma anche tra la lista e gli altri partiti di maggioranza. Questo ha portato alla perdita di due consiglieri". In conclusione, Airoldi ha sottolineato quanto la decisione delle dimissioni sia stata sofferta "Ma non avrei potuto fare altro. Ora il mio compito è incontrare il commissario prefettizio per spiegare gli interventi in corso e la situazione cittadina. Esauriti i miei doveri, parlerò del mio futuro".