Libero di tornare a fare l’agente di polizia locale. È stata annullata nei confronti del vigile di Cerro Maggiore, Francesco Falleti, la misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata disposta dal gip del Tribunale di Palmi nell’ambito dell’inchiesta Aeternum. Falleti, che lavora da tre anni nel comune di Cerro Maggiore, all’epoca dei fatti era in servizio a Cittanova. La sua posizione era stata giudicata rilevante in un primo momento insieme a una settantina di funzionari pubblici, religiosi e titolari e dipendenti di imprese di pompe funebri, nelle indagini sulle tumulazioni sospette del cimitero. All’agente si contestava che, in alcuni interventi di esumazione, affidati in appalto a un’impresa del luogo, non avrebbe esercitato le proprie funzioni di vigilanza per impedire che venissero compiuti atti di vilipendio e di distruzione di resti mortali. Il suo difensore, Leonardo Iamundo, nella richiesta di riesame al tribunale Reggino, ha spiegato che il proprio assistito non avrebbe potuto commettere i reati poiché i due sopralluoghi eseguiti da Falleti sul cantiere sono risultati successivi agli atti di vilipendio contestati. Il Tribunale della Libertà, ha accolto integralmente la richiesta di riesame annullando la misura cautelare applicata dal gip e disponendo l’immediata liberazione di Falleti che tornerà a fare l’agente a Cerro. Ch.S.
CronacaDomiciliari annullati a Cerro Maggiore: agente di polizia locale può tornare in servizio