Sesto Calende (Varese), 11 febbraio 2021 - Una morte per cause naturali. Ma ancora con tante incertezze evidenziate dalla stessa consulenza medico legale. Sarebbe questo l’esito della nuova autopsia su Maria Luisa Ruggerone, 88 anni, trovata morta nel suo villino di Sesto Calende (Varese), seminuda, in uno scenario cruento. L’esito dell’esame autoptico, eseguito da Luca Tajana, della Medicina legale di Pavia, verrà discusso oggi in tribunale a Busto Arsizio. Poi il fascicolo tornerà alla procura che formulerà le sue richieste. Maurizio Fantoni, figlio della donna, si è sempre opposto all’archiviazione, forte della convinzione che a uccidere la madre sia stata la violenza bestiale di qualcuno. È lui a scoprire il corpo, la sera del 14 luglio di due anni fa. Preoccupato del silenzio, è accorso a Sesto Calende. Maria Luisa è morta sul divano. Indossa solo il reggiseno. A terra un numero incredibile (trentasei) di fazzolettini e brandelli di giornale impregnati di sangue. Sangue nel soggiorno, in cucina, in bagno. Secondo l’autopsia la dottoressa è morta per "peritonite stercoracea" che ha provocato un’emorragia interna. Fantoni si oppone all’archiviazione e affida una consulenza al medico legale Rita Celli. "La lesività - scrive nella relazione - descritta nel corso degli accertamenti fin qui effettuati non si accorda con una morte da cause naturali". A luglio il gip dispone altre indagini e la nuova autopsia che sarà discussa oggi.
CronacaSesto Calende, dottoressa trovata morta in casa: l’autopsia bis lascia dubbi