Il 4 novembre scorso prendeva possesso del suo ufficio la nuova rettrice dell’Università dell’Insubria Maria Pierro, affiancata dal prorettore Umberto Piarulli. Ora anche il resto della squadra è al gran completo: sono stati infatti presentati nell’aula magna di via Ravasi i quattordici delegati che lavoreranno a stretto contatto con la governance per i settori di competenza. Questi i nomi: Paola Biavaschi per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità; Emanuele Boscolo per l’edilizia e gli appalti; Camilla Callegari per le politiche inerenti alla disabilità e il benessere psicologico; Daniela Dalla Gasperina per la didattica e la formazione; Mauro Fasano per la valorizzazione della conoscenza; Giorgio Grasso per il diritto allo studio e l’uguaglianza sostanziale; Rossella Locatelli per il bilancio e la pianificazione strategica di ateneo; Adriano Martinoli per la sostenibilità, le aree verdi e l’efficientamento energetico, nonché mobility manager; Loredano Pollegioni per la ricerca e l’innovazione tecnologica; Barbara Pozzo per l’internazionalizzazione; Tiziana Rubino per il polo di Busto Arsizio; Andrea Spiriti per la promozione dei beni culturali, museali e bibliotecari; Davide Tosi per l’intelligenza artificiale; Andrea Uselli per l’orientamento e il placement. A coordinare il loro lavoro sarà Cristiana Schena, che è stata nominata referente strategica per il coordinamento delle azioni della governance.
Strategia, innovazione, senso di appartenenza, inclusione, sostenibilità e rispetto sono state le parole ricorrenti negli interventi di delegati e delegate, il cui ruolo è fondamentale nella visione della rettrice Maria Pierro. "Siamo convinti - ha detto - che il compito primario del nostro ateneo sia la formazione delle future generazioni, con l’offerta di istruzione e competenze qualificate, frutto di una ricerca di eccellenza, i cui esiti devono essere messi a disposizione anche del territorio per promuoverne la crescita culturale, economica e sociale.
Questi obiettivi richiedono un’accurata pianificazione strategica, necessaria per imprimere un cambio di passo e possono essere raggiunti non solo con l’impegno costante nella ricerca e nella didattica, ma anche mediante il confronto continuo con enti, imprese e istituzioni, nazionali e internazionali, favorendo la produzione di nuove conoscenze e un dialogo costante e costruttivo".