Nella notte tra sabato e domenica un infermiere e quattro agenti sono stati aggrediti al pronto soccorso. "In un momento storico in cui il nostro sistema sanitario sta affrontando sfide senza precedenti, ci troviamo a dover esprimere la nostra ferma condanna per l’ennesimo episodio - commenta Giancluca Firrisi, segretario territoriale della Uil Fpl Varese -. Questi atti violenti non solo rappresentano un attacco diretto a chi si impegna quotidianamente per garantire il benessere della comunità, ma evidenziano anche il paradosso di un settore già in difficoltà". Troppi i nodi da sciogliere. "Non solo i professionisti della salute sono sottopagati, ma ora devono anche affrontare aggressioni fisiche che compromettono la loro incolumità e, in ultima analisi, la qualità dei servizi che possono fornire". C’è la necessità di un intervento fermo e risoluto da parte delle istituzioni.
"Chiediamo pene severe per coloro che perpetrano simili atti. È fondamentale che la giustizia si faccia sentire, affinché si possa disincentivare questa cultura della violenza".
Il 12 dicembre al pronto soccorso è stato inaugurato il nuovo posto di polizia, al momento presidiato 5 mattine su 7, più due pomeriggi. "Comprendendo le difficoltà delle forze dell’ordine, ma credo vada trovata una modalità più sicura e con continuità che lasci più sereni i professionisti - continua Firrisi -. Inoltre, questi professionisti stanno lavorando con un contratto scaduto. La Uil non firmerà nessun rinnovo che non affronti in modo adeguato le condizioni lavorative e retributive. È fondamentale che venga riconosciuto il loro valore". Ros.For.