LORENZO CRESPI
Cronaca

Varese, recupero ex Aermacchi: il progetto è in ghiaccio

Resta fermo il piano rilancio dell’area ma il Comune è ottimista. I nodi da sciogliere con la Soprintendenza riguardano la parte sportiva

L’area industriale ex Aermacchi abbandonata da anni sulla quale è stato studiato un progetto di recupero ad ampio respiro

L’area industriale ex Aermacchi abbandonata da anni sulla quale è stato studiato un progetto di recupero ad ampio respiro

Varese – Si ferma la riqualificazione dell’ex Aermacchi. È in una fase di stallo l’intervento di rigenerazione urbana nel quartiere di Masnago, che prevede il recupero di un’area industriale abbandonata da anni. L’incontro che si è svolto ieri in Comune a Varese si è concluso con le parole della proprietà: il numero uno di Tigros Paolo Orrigoni ha spiegato che momentaneamente sono sospese le attività nel sito, dove erano iniziate da tempo le bonifiche e le demolizioni.

Il vertice con l’amministrazione comunale non ha quindi portato a novità tali da dare garanzie alla proprietà di poter procedere dopo le ultime indicazioni ricevute dalla Soprintendenza. In attesa di un incontro tra Comune e Soprintendenza stessa tutto resta dunque in standby. Il nocciolo della questione è le gato alla parte sportiva del progetto di rigenerazione che comprende anche un supermercato. Le nuove indicazioni pervenute alla proprietà metterebbero infatti in dubbio la realizzazione della soletta che permetterebbe di ricavare un piano per la palestra al di sopra della piscina.

Si cancellerebbero così 4.500 metri quadri dal progetto approvato nei mesi scorsi. In seguito alla riunione il Comune ha contattato la Soprintendenza ed è stato fissato un incontro tra tutte le parti - operatore compreso - per metà della prossima settimana. "In quella occasione - dicono dall’amministrazione - si cercherà di definire le possibili soluzioni progettuali migliorative che possono essere integrate affinché siano realizzate le due aree sportive, piscine e palestra, con attenzione al recupero dell’edificio".

E poi si sottolinea ancora: "Soluzioni che si potranno sicuramente trovare per consentire all’operatore di procedere con la rifunzionalizzazione dell’area". E sul tema è intervenuto anche il Partito Democratico, con una nota firmata dalla segretaria cittadina Manuela Lozza e dal capogruppo Giacomo Fisco. "In questi anni l’intervento è stato continuamente osteggiato da una parte delle forze politiche di minoranza, primi fra tutti gli esponenti di Fratelli d’Italia. Solo qualche giorno fa è arrivata una nuova interrogazione da parte del consigliere Giordano che mette nuovamente in discussione l’intervento. Poche ore dopo è arrivata la comunicazione della Soprintendenza che dipende dal Ministero della Cultura, presidiato dal Ministro Sangiuliano, esponente di Fratelli d’Italia. A pensare male si sa, si fa peccato, ma qualche dubbio sorge spontaneo".