È un progetto importante quello avviato dall’amministrazione comunale con la cooperativa Proges: si chiama "AffiDARSI" e ha l’obiettivo di individuare famiglie o singoli cittadini disponibili a intraprendere un percorso di affido familiare a sostegno di minori e famiglie in difficoltà. Avviato in primavera ora prosegue con una nuova campagna di promozione per diffondere la cultura dell’affido nelle sue varie forme. Tra gli obiettivi del progetto c’è anche la costruzione con le realtà territoriali (scuole, parrocchie, associazioni) di una serie di eventi di sensibilizzazione, anche per superare alcuni pregiudizi che limitano il ricorso all’affido.
Dopo i primi incontri di approfondimento che si sono svolti prima dell’estate, dal 22 ottobre ne è previsto un nuovo ciclo a villa Tovaglieri dalle 18 alle 20. Questi i temi che saranno trattati: "La cornice giuridica dell’affido familiare: uno sguardo sulla normativa e sulle linea giuda del settore" (22 ottobre), " Il bambino in affido: bisogni e aspettative dei bambini con storie familiari difficili (5 novembre)", "Famiglia affidataria e famiglia d’origine: diritti, doveri e partecipazione al progetto di affido"(19 novembre). Le nuove iniziative sono state illustrate dall’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni che ha detto: "Avverto la necessità di una riflessione da parte della società intera, l’assessorato ha in carico più di 700 minori, abbiamo bisogno di trovare persone disponibili a offrire sostegno e a rendere più solide le famiglie in difficoltà prima che la situazione sia irrimediabilmente compromessa e si debba ricorrere a provvedimenti estremi, che restano comunque l’ultima ratio. Noi vogliamo aiutare, non punire. Ci sono forme di affido part-time che possono rappresentare un primo passo per prendersi cura di una situazione di fragilità, sempre con il Comune a fianco". Sono diverse le modalità con cui è possibile offrire la propria disponibilità a sostenere una famiglia o un minore in difficoltà, tenendo presente che si tratta di situazioni temporanee che occorre saper gestire con maturità e capacità di amare, educare, supportare e con la consapevolezza che non sarà un percorso facile.
Possono partecipare al progetto single, coppie, famiglie, coniugati e non. Non ci sono limiti legati all’età, all’orientamento sessuale o alla religione/etnia. Ogni progetto è personalizzato, creato cioè su misura e sulle esigenze del minore e della famiglia affidataria o affiancante. Per informazioni rivolgersi a: servizioaffidi@comune.bustoarsizio.va.it.