
Farmaci potenzialmente pericolosi perché privi di documentazione, in compresse e flaconcini, sono stati bloccati all’aeroporto internazionale di Milano Malpensa, dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dai militari del Gruppo Malpensa della Guardia di Finanza, nel corso dell’attività di contrasto ai traffici illeciti che portano a regolari e quotidiani controlli. In totale oltre 50mila confezioni sono state sequestrate dopo essere state scoperte nascoste all’interno dei bagagli di una donna di nazionalità Congolese, proveniente da Kinshasa via Addis Abeba (Etiopia). La passeggera stava per attraversare i controlli con un sorriso nervoso sul viso, quando i militari e i funzionari l’hanno fermata. Alla richiesta di aprire le valigie, la donna ha tentato di farfugliare qualcosa, insistendo per poter abbandonare l’aeroporto con la scusa di avere un appuntamento urgente con una persona che la aspettava all’esterno. A quel punto le forze dell’ordine l’hanno fatta accomodare nell’area per i controlli. Dalle sue valigie sono saltate fuori 30 mila compresse di Desametasone, un potente antinfiammatorio steroideo, unitamente a prodotti utilizzati per le disfunzioni erettili. Un tesoro farmacologico da migliaia di euro.
Quando le fiamme gialle le hanno chiesto dove avesse acquistato la merce e dove la stesse portando, eventuali contatti in Italia e rivenditori pronti a comperarli, la donna si è chiusa nel silenzio. Acquisito il parere sanitario dai competenti Uffici della Sanità marittima ed Aerea di Frontiera, che ne ha confermato il divieto di importazione, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro dei farmaci e alla denuncia a piede libero della passeggera per violazione delle disposizioni del codice medicinali per uso Umano.
Valentina Rigano