LORENZO CRESPI
Cronaca

Fatale la caduta dal tetto. Non ce l’ha fatta l’operaio

Besnate, l’infortunio nel pomeriggio di venerdì. Morto il quarantacinquenne di Sumirago

Besnate, l’infortunio nel pomeriggio di venerdì. Morto il quarantacinquenne di Sumirago

Besnate, l’infortunio nel pomeriggio di venerdì. Morto il quarantacinquenne di Sumirago

Le sue condizioni erano apparse gravi fin da subito: dopo essere giunto in codice rosso nel pomeriggio di venerdì all’Ospedale di Circolo di Varese è deceduto nella notte di sabato l’uomo di 45 anni vittima di un incidente sul lavoro a Besnate. L’operaio, residente nel comune limitrofo di Sumirago, è morto a causa delle ferite riportate dopo essere precipitato dal tetto di un edificio di due piani in fase di ristrutturazione. Il fatto è avvenuto poco prima delle 17 di venerdì in via Palestro, nel centro del paese, a poca distanza dall’oratorio. Nell’immediatezza è stato allertato l’elisoccorso e si sono mobilitati i sanitari con ambulanza e automedica. Il quarantacinquenne è stato stabilizzato sul posto e trasportato in ospedale, ma poche ore più tardi nonostante i tentativi dei medici il suo cuore ha smesso di battere. Troppo gravi i traumi riportati, in particolare alla testa e al torace.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e i Carabinieri per effettuare i rilievi del caso. Saranno proprio gli accertamenti condotti dai militari e dai funzionari di Ats Insubria a chiarire il perché della caduta dell’uomo: da capire se si sia trattato di un malore o di una disattenzione o se invece ci sia stato un imprevisto di tipo tecnico. In base ai primi dettagli emersi la causa potrebbe essere il cedimento di una gronda del tetto. Verifiche di rito anche per valutare se nel cantiere fossero rispettati tutti i criteri della sicurezza sul lavoro. L’incidente si è verificato in un’area di cantiere in una palazzina: l’operaio al termine della caduta da diversi metri d’altezza ha urtato un’automobile in transito sulla strada e poi è finito sull’asfalto. Le indagini dovranno anche accertare se l’uomo in quel momento era nel cantiere su richiesta dei superiori o se invece si fosse messo all’opera spontaneamente. La salma dell’operaio è a disposizione del pubblico ministero Martina Melita per l’autopsia che potrà dare qualche indizio in più.

Lorenzo Crespi