ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Femminicidio di Samarate, Teresa Stabile uccisa dal marito davanti casa. I vicini: “Non potremo mai dimenticare quelle urla disperate lungo la via”

Sconvolti e increduli i residenti del complesso in via San Giovanni Bosco. Una vicina: “Pensavamo a un incidente stradale, invece davanti a noi una scena agghiacciante”. La madre cercava di farla parlare perché restasse cosciente

Il complesso residenziale in via San Giovanni Bosco In alto a destra Maria Grazia Colombo accorsa insieme alla nuora non appena si sono sentite le urla

Il complesso residenziale in via San Giovanni Bosco In alto a destra Maria Grazia Colombo accorsa insieme alla nuora non appena si sono sentite le urla

Teresa Stabile, 55 anni, è stata colpita a morte dal marito, Vincenzo Gerardi, 56 anni. Quelle urla spezzano il silenzio lungo la strada. Tra le prime a uscire sulla via, attirate da quella richiesta disperata, Maria Grazia Colombo e la nuora. “Pensavamo a un incidente stradale – racconta Maria Grazia Colombo – invece davanti a noi una scena agghiacciante. Mia nuora ha subito chiamato le forze dell’ordine e i soccorsi, sono arrivati i carabinieri, uno di loro ha cominciato le manovre rianimatorie, in attesa degli operatori sanitari. Teresa era già fuori dall’abitacolo, la cintura ancora infilata, vicino alla macchina nel frattempo arrivavano altre persone”.   

Maria Grazia Colombo ha subito soccorso Teresa Stabile, prima dell'arrivo dell'ambulanza
Maria Grazia Colombo ha subito soccorso Teresa Stabile, prima dell'arrivo dell'ambulanza

La madre sotto choc 

Tra di loro l’anziana madre di Teresa: "L’ambulanza, quando arriva l’ambulanza» gridava, cercando di far parlare la figlia, ferita a morte dal marito da cui si stava separando. Ha continuato la vicina: “Le urla del ragazzo non le potremo mai dimenticare, abbiamo sperato che Teresa potesse farcela, invece…”. Via San Giovanni Bosco attraversa una zona residenziale di Samarate: ci sono palazzine e belle case con giardini curati, una zona tranquilla, in cui tanti si conoscono. Tra i residenti, Fabio Volpato abita nel complesso dove è avvenuto il femminicidio, quattro palazzine con un parco condominiale.

“Qui ci conosciamo tutti” 

"Siamo 45 famiglie – diceva ieri – ci conosciamo tutti, i genitori di Teresa abitano qui da oltre quarant’anni, lei con il marito era venuta ad abitare dopo il matrimonio, in un appartamento nella palazzina accanto a quella dei genitori”. Volpato ieri era incredulo di fronte alla tragedia: “Sono persone che conosco da tempo, una famiglia normale, come tante, i figli sono cresciuti qui, ma da alcuni mesi Teresa si era trasferita nell’altra palazzina, dai genitori, perché si stava separando dal marito. Ma chi poteva pensare a una tragedia simile?”. 

Urla e litigi 

Un episodio aveva però sorpreso alcuni inquilini delle palazzine, un litigio dopo le festività natalizie, riferisce una donna che abita nello stesso complesso, tra Gerardi e il suocero e allora erano arrivati i carabinieri. Altri invece ieri riferivano di litigi e di urla già in precedenza. Teresa Stabile da qualche tempo aveva trovato un lavoro, dopo aver fatto la casalinga. 

L’altra sera il marito, che pare ne seguisse ogni spostamento, l’ha attesa al rientro a casa e, appena superato il cancello d’ingresso, l’ha aggredita in auto, ferendola mortalmente con un coltello con cui poi ha cercato di uccidersi. L’uomo, arrestato in flagranza dai carabinieri, ha confessato il femminicidio nella notte davanti al pubblico ministero Ciro Caramore. Contestata anche la premeditazione: avrebbe lasciato alcuni scritti in cui annunciava l’intenzione di uccidere la moglie e di suicidarsi, indicando, pare, anche la data, 16 aprile.  

"Ora sei un angelo” 

Ieri mani anonime hanno lasciato un mazzo di fiori al cancello, un breve pensiero per Teresa Stabile: "Ora sei il nostro angelo custode”. Alle 19, nell’atrio del palazzo municipale, il sindaco Alessandro Ferrazzi, con l’amministrazione comunale, ha invitato i cittadini a un momento di riflessione per Teresa e sulla violenza di genere. Fino a oggi è stato indetto a Samarate il lutto cittadino, proclamato anche per il giorno dei funerali.