
Le esequie di Teresa Stabile sono state celebrate in forma privata Ma il sagrato della chiesa era gremito
Samarate (Varese), 24 aprile 2025 – Un segnale forte è arrivato ieri pomeriggio ai funerali di Teresa Stabile, la cinquantacinquenne uccisa mercoledì scorso dal marito Vincenzo Gerardi, 57 anni. Un segnale voluto dai familiari – i due figli, i genitori, la sorella – con l’invito a sostenere le associazioni impegnate nella lotta contro la violenza di genere. Chiunque vorrà ricordare Teresa potrà fare una donazione alla Fondazione Giulia Cecchettin e all’Istituto di ricerca per i tumori di Milano.

La chiesa gremita
Il sagrato della chiesa era gremito, la comunità samaratese si è stretta ai familiari della vittima per confermare l’impegno a portare avanti la cultura del rispetto. Tra i presenti anche Nicolò Maja, sopravvissuto alla strage familiare sempre a Samarate, quando il 4 maggio 2022 il padre Alessandro uccise a martellate la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia, sedicenne. Al termine del rito funebre celebrato in forma privata una zia della vittima ha condiviso con tutti i presenti una riflessione, parole potenti nella speranza che qualcosa cambi nel nome di Teresa.

"Non tornerà più”
“È stata una morte annunciata quella che ci ha rubato Teresa, che ha spento per sempre il suo sorriso. Teresa non tornerà più, non abbiamo saputo proteggerla, l’amore della sua famiglia non è bastato. Coltiviamo la gentilezza e il rispetto, la dignità e l’altruismo, come ha fatto quel giovane che sotto la pioggia non ha voltato il capo dall’altra parte, grazie a lui e a tutte le brave persone che con noi piangono Teresa e ne hanno commemorato la memoria. Grazie a chi ancora vuole credere, al di sopra della realtà, che un mondo migliore sarà possibile”.