ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Festa scudetto impedita ai napoletani e tentata vendetta contro gli ultras varesini: 49 Daspo

Ricostruiti gli scontri tra due tifoserie che da sempre si odiano: dagli agguati ai partenopei del 4 maggio alla marcia su Varese dei napoletani del 14

I festeggiamenti per la conquista dello scudetto in centro a Varese il 4 maggio

I festeggiamenti per la conquista dello scudetto in centro a Varese il 4 maggio

Varese, 21 giugno 2023 - Impedirono ai tifosi napoletani di festeggiare la vittoria dello scudetto e ora “pagano” episodi di violenza e guerriglia commessi il 4 e 14 maggio scorsi, rispettivamente, dalle frange ultras della tifoseria varesina e partenopea.

I Daspo

Ora il cerchio elle indagini si è chiuso e a 24 ultras varesini e 25 napoletani sono stati notificati 49 Daspo

Scontri con i napoletani

In occasione dei disordini a Varese successivi ai festeggiamenti per la vittoria anticipata della squadra di calcio del Napoli del campionato di serie A, la Digos ha avviato accurate indagini per individuare i responsabili appartenenti alle frange ultras della tifoseria del calcio e del basket di Varese e riconducibili ai gruppi “Cuv 19”, “Skannati”, “Arditi” e “Blood & Honour Varese”.

La dinamica

Gli inquirenti hanno ricostruito l’esatta dinamica degli scontri, preceduti nei giorni antecedenti da un comunicato congiunto degli ultras varesini che ricordavano: “Varese tifa Varese- Festeggiamenti di altre squadre nella nostra città non sono graditi, in particolare quelli del Napoli”. Messaggio e minaccia chiarissimi.

La tifoseria varesina

È nota, infatti, la rivalità tra alcune frange estremiste della tifoseria varesina e quella partenopea, risalente ai fatti accaduti la sera del 26 dicembre 2018, in prossimità di “San Siro” di Milano, prima dell’inizio della partita dell’Inter contro il Napoli durante i quali morì Daniele Belardinelli , detto “Dede”, leader del citato gruppo “Blood&Honour Varese”, da sempre gemellato proprio con la tifoseria dell’Inter.

Le indagini

Le indagini hanno consentito, quindi, di individuare 24 soggetti che, a vario titolo, sono risultati responsabili dei disordini nel centro cittadino; gli stessi sono stati deferiti, a vario titolo, all’Autorità Giudiziaria per le condotte violente tenute in occasione dei festeggiamenti dei tifosi napoletani.

Le aggressioni

In particolare, in uno degli avvenimenti più rilevanti, un gruppo di ultras accerchiava un veicolo di tifosi danneggiandolo in più parti ed in seguito aggrediva fisicamente il conducente e il passeggero che viaggiavano con una donna e due bambini. Un diverso gruppo di ultras si era reso protagonista di un’ulteriore aggressione a danno di due donne che viaggiavano su un’autovettura sventolando la bandiera della squadra del Napoli. A bordo vi era anche un minore.

La punizione

Il Questore di Varese, per mezzo della Divisione Anticrimine, ha analizzato anche la condotta di tutti gli ultras che hanno preso parte all’azione violenta contro i tifosi napoletani che esultavano per la vittoria della propria squadra. Oltre al deferimento, venivano, dunque, emessi 24 Daspo i di cui 4 della durata dai 5 agli 8 anni e prescrizione dell’obbligo di presentazione all’autorità di polizia poiché recidivi nelle loro condotte e già precedentemente colpiti da analoghi provvedimenti e i restanti della durata di anni 2.

La tentata vendetta

Ma gli scontri continuarono anche nei giorni seguenti: il 14 maggio, infatti, un corteo di circa 50 autovetture e minivan, con targhe coperte, imboccava l’autostrada A8 in direzione Varese, proveniente da Milano. A bordo numerosi tifosi appartenenti alle frange ultras del Napoli Calcio che avrebbero dovuto recarsi a Monza, dove era in programma l’incontro Monza-Napoli.

In marcia su Varese

Gli ultras erano invece diretti verso il centro di Varese, col chiaro intento di realizzare gesti eclatanti e dimostrativi come atto di ritorsione contro gli ultras varesini. Un’autentica resa dei conti tra le frange più estreme del tifo organizzato, che avrebbe gravemente compromesso la sicurezza dei cittadini varesini. Un pericolo sventato dagli equipaggi delle volanti che bloccavano allo svincolo autostradale, ostacolando materialmente l’avanzare del corteo nei pressi di via Gasparotto.

Scontri con la polizia

I tifosi, molti dei quali col volto coperti da passamontagna o sciarpe, vista l’impossibilità di proseguire nei loro intenti, scendevano dai mezzi e tentavano di aggredire gli operatori delle volanti, lanciando fumogeni e bombe carta. Dopo pochi minuti, però, erano costretti ad invertire la direzione di marcia e tornare sull’autostrada allontanandosi da Varese. A questo punto tutto Equipaggi della Polizia Stradale, della Questura e del Reparto Mobile riuscivano ad individuare i mezzi del corteo e a scortarli nuovamente verso Varese, stavolta però in direzione Piazza della Libertà dove i tifosi venivano identificati e sequestrati materiale vario idoneo inequivocabilmente ad offendere.

Il conto della Giustizia

Oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, il Questore emetteva dunque ulteriori 25 Daspo, stavolta a carico di tifosi ultras napoletani, di cui 5 con validità 5 anni con prescrizione di obbligo di presentazione all’autorità di polizia per anni 2 perché, anche in questo caso, alcuni soggetti erano stati già daspati in passato in quanto autori di condotte violente in contesti sportivi, anche a danno di tifoserie straniere. A tutti i soggetti colpiti dalle misure del Questore sarà dunque vietato poter prendere parte alle manifestazioni sportive per l’intero periodo del divieto prescritto.