LORENZO CRESPI
Cronaca

Folla record, il Carnevale Bosino ha fatto boom

Migliaia di persone hanno invaso Varese per la trentaduesima edizione del Carnevale Bosino. Il bel tempo e il clima...

Il Carnevale Bosino ha richiamato una grande folla per le vie della città complice la bella giornata

Il Carnevale Bosino ha richiamato una grande folla per le vie della città complice la bella giornata

Migliaia di persone hanno invaso Varese per la trentaduesima edizione del Carnevale Bosino. Il bel tempo e il clima piacevolmente primaverile hanno spinto tante famiglie con bambini a vivere la festa più allegra e colorata dell’anno per le vie del centro. Difficile quantificare le presenze, ma il colpo d’occhio che si poteva ammirare dal balcone della Camera di Commercio a metà pomeriggio di ieri vale da solo più di tante cifre. Numeri certi invece sono quelli delle persone che hanno sfilato lungo il corteo partito da via Sacco, per transitare poi da piazza Monte Grappa, corso Matteotti e la zona pedonale fino a fare ritorno in piazza con il passaggio da via Veratti.

Tra carri e gruppi mascherati hanno portato la gioia del Carnevale tra le strade del centro in 1800. I carri erano 9: la novità è che nessuno arrivava da Varese, ma per il prossimo anno gli organizzatori della Famiglia Bosina sperano in un maggior coinvolgimento di oratori e quartieri.

A vincere il premio di miglior carro è stato quello dei Messicani di Caravate, mentre al secondo posto si è piazzato "Egitto" di Rancio Valcuvia. Ultimo gradino del podio per "Il risveglio dei robot" da Lurate Caccivio. Ha fatto ballare mezza Varese invece il carro della Pro loco di Olgiate Comasco "Che ne sanno i 2000", caratterizzato da una maxi sagoma di Gigi D’Agostino. Ben quattro carri invece arrivavano da Castronno: Yeti, Montagna, Funivia e Valanga.

Stazionario in piazza del Podestà il carro Nautilus di Cuasso al Monte. A colorare e "riempire" la sfilata anche 10 gruppi: in questo caso il vincitore è stato "Charleston" di Ispra. Al secondo posto le Tribù filippine, al terzo La Casa del giocattolo solidale di Varese. Hanno sfilato anche Le fruttarole del Lazzaretto e Gli Spaventapasseri di Varese, Le donne dello Yeti di Castronno, Le gitane di Albizzate e tre gruppi di El Salvador, a cui ha portato il suo saluto il console salvadoregno di Milano.

Oltre alle premiazioni un altro momento atteso era quello del discorso del Re Bosino, che come da tradizione ha bacchettato l’amministrazione con il suo intervento dialettale in rima. Il sovrano del Carnevale, al secolo Antonio Borgato, ha citato il cantiere dell’ex Caserma Garibaldi. "Sembra il Duomo di Milano: è ancora lontano il giorno in cui sarà conclusa". Quindi la coperta che è sempre corta, sia a sinistra che a destra. Ma anche i buchi nelle strade e sui marciapiedi e il tema caldo della sicurezza. "La gente non vuole aver paura di girare per la città al mattino e alla sera". Infine la riconsegna delle chiavi della città al sindaco Davide Galimberti: appuntamento al 2026.

L.C.