ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Frode nei cantieri fantasma. La Gdf sequestra 240mila euro

Nei guai un’azienda edile di Induno Olona per aver usufruito illecitamente del Superbonus

Nei guai un’azienda edile di Induno Olona per aver usufruito illecitamente del Superbonus

Nei guai un’azienda edile di Induno Olona per aver usufruito illecitamente del Superbonus

Operazione “Cantieri fantasma“: i militari della Guardia di finanza di Varese hanno scoperto una frode fiscale con sfruttamento illecito del Superbonus 110 per cento. Quattro indagati e un sequestro preventivo di beni e denaro per oltre 240mila euro, su decreto emesso dal gip del Tribunale di Varese dopo la richiesta della Procura al termine delle indagini. L’attività investigativa delle Fiamme gialle di Luino ha permesso di accertare una truffa ai danni dello Stato, messa in atto da un’impresa edile con sede a Induno Olona che effettuava ristrutturazioni di immobili di privati a Maccagno con Pino e Veddasca, con accesso ai benefici fiscali del Superbonus 110% per interventi però mai eseguiti o eseguiti solo parzialmente.

Gli accertamenti dei Finanzieri hanno evidenziato che i lavori, sul piano documentale, partivano addirittura prima delle previste autorizzazioni. Lo sviluppo delle indagini tramite l’informatica operativa e le avanzate tecniche investigative hanno consentito di evidenziare gli illeciti con crediti d’imposta risultati fittizi perché derivati da lavori di ristrutturazione edilizia inesistenti o parziali. Fondamentale per la riuscita della frode è stata la complicità di due tecnici abilitati che falsificavano la certificazione d’esecuzione dei lavori – con l’inoltro all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – con le previste attestazioni. Quattro appunto gli indagati, tra i quali gli amministratori della società appaltatrice dei lavori per l’emissione di fatture false, oltre ai due tecnici per la produzione di false attestazioni.

Sulla base dei numerosi elementi raccolti dalla polizia economico-finanziaria, la Procura di Varese ha chiesto il sequestro “per equivalente“ dell’importo di oltre 240mila euro , provvedimento firmato dal gip che ha consentito ai Finanzieri di mettere i sigilli a immobili, automezzi e conti correnti. L’operazione della Gdf di Varese testimonia ancora una volta l’elevata attenzione che l’autorità giudiziaria ed il Corpo di polizia economico-finanziaria pongono sul fronte del contrasto all’evasione fiscale.