ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Frode sul bonus facciate. Con le fatture gonfiate compravano Lamborghini

Denunciati dalla Finanza due imprenditori edilli di Legnano e Uboldo. In garage anche quattro Ferrari. Sotto sequestro 1,6 milioni di euro illeciti.

Frode sul bonus facciate. Con le fatture gonfiate compravano Lamborghini

Scoperta dai Finanzieri dei Comandi provinciali di Varese e Milano una maxifrode fiscale con fatture gonfiate a dismisura nell’ambito del “bonus facciate 90%“. Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un’indagine che ha riguardato gli esiti di attività svolte dalla Compagnia di Gallarate e dal Gruppo di Legnano nei confronti di società riconducibili a un unico amministratore. Due gli indagati – si tratta di imprenditori edili – un 49enne di Legnano e un 48enne di Uboldo. La Compagnia di Gallarate si è occupata dell’analisi dei crediti previsti nell’ambito del “bonus facciate 90%“ indebitamente generati da una società edile e dal suo rappresentante legale, attraverso il sistema della sovrafatturazione, la cui quota non spettante è stata calcolata, per quanto attiene al decreto di sequestro, in oltre due milioni di euro. Un esempio: nonostante il condominio avesse corrisposto alla società incaricata 40mila euro, corrispondente alla somma del 10% del costo dei lavori e del 18%, sempre calcolato sul costo dei lavori, a titolo di oneri finanziari, la società edile aveva emesso e trasmesso all’Agenzia delle Entrate una fattura per 400mila euro, facendo così figurare che quanto pagato dal condominio, per l’appunto 40mila euro. I finanzieri gallaratesi hanno quindi analizzato la documentazione relativa ai cantieri interessati a Gallarate, Cardano al Campo, Cassano Magnago, Busto Arsizio e Parabiago, riscontrandola presso la sede della società e approfondito le segnalazioni per operazioni sospette in capo alla società e al suo rappresentante legale. Al termine dell’attività è emerso un meccanismo illecito tale per cui il condominio o il singolo proprietario, ignaro, riceveva la fattura da pagare e scarna documentazione in relazione ai lavori da eseguirsi. Tuttavia, la stessa società edile procedeva poi a generare in capo al cliente un credito fiscale enormemente più alto, fino a circa il 300% rispetto a quello spettante.

I finanzieri hanno quindi sequestrato tutti i beni nella disponibilità del rappresentante legale: si tratta di 640mila euro giacenti sui conti correnti della società e del suo rappresentante legale, 153mila euro pari al valore di un appartamento con relativo box collocato a Legnano nella disponibilità dell’indagato, 127mila euro quale stima del valore di 15 motoveicoli d’epoca e di lusso (tra cui Ducati, Honda, Vyrus ecc.), diecimila euro in relazione al valore delle quote della società interessata e orologio Rolex Yachtmaster in oro 18K rinvenuto in fase di perquisizione dal valore di mercato di circa 30.000 euro. Con l’ingente disponibilità finanziaria illecitamente monetizzata, la società ha attualmente in uso diverse auto di lusso tra cui: Lamborghini Huracan Sto, Ferrari 812 Superfast, Ferrari 488, Ferrari FF, Ferrari F8 e una da pista denominata Radical, utilizzate sia dal rappresentante legale per fini personali sia per un nascente business in materia di noleggio a breve termine.

A conti fatti, sono stati complessivamente sequestrati 812mila euro di crediti, 815mila euro di disponibilità liquide, tre immobili e relativi box auto, un’autovettura, 16 motoveicoli e ventimila euro in quote societarie relative alle due società.