Gallarate, 6 agosto 2024 – La settimana è iniziata nel segno della protesta nella città dei due galli, con la mobilitazione del comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate“ contro le operazioni di taglio del bosco di via Curtatone. Un intervento che il comitato contesta da tempo e in merito al quale erano state organizzate diverse iniziative negli ultimi mesi.
L’appello
Ma ieri mattina si è passati all’azione. “Sono arrivati. Inizia il taglio. Chiunque può deve accorrere subito in via Curtatone. Occupiamo il bosco! Salviamo il bosco!": questo il messaggio pubblicato alle 7.41 sulla pagina Facebook del comitato con l’invito a unirsi alla protesta. Sul posto, oltre agli attivisti, le forze dell’ordine. Il comitato contesta all’amministrazione di agire contro le normative sull’abbattimento degli alberi in questo periodo dell’anno a tutela della nidificazione degli animali.
Il sindaco
Sul posto anche il primo cittadino Andrea Cassani, che si è confrontato con i manifestanti. "Abbiamo parlato col sindaco – hanno detto gli attivisti in una delle dirette social in cui hanno raccontato l’evolversi della giornata – ma crediamo che non ci sia stata minimamente la volontà di dialogo da parte del Comune. Ci è stato detto chiaro che qui ci sono in ballo 18 milioni. Tutto il resta non conta per chi amministra Gallarate, non contano gli animali e non contano le piante”.
L’area
L’area in questione è destinata a ospitare il polo scolastico unico che riunirà in un solo spazio le scuole primarie dei rioni di Cajello e Cascinetta. Un intervento che vale oltre 8 milioni e che rientra in un più ampio programma di rigenerazione dei due quartieri, il progetto Glow29, per più di 18 milioni totali di cui 17 di cofinanziamento regionale ed europeo.
Denunce
La protesta alla fine ha portato alla sospensione del taglio, ma il Comune non intende fermarsi, come ha sottolineato il sindaco Cassani. “Alcune persone saranno denunciate perché c’è stata un’interruzione di pubblico servizio ed erano in una zona in cui non potevano stare. Questo è un cantiere che porteremo avanti al di là delle legittime proteste di ciascuno. Se qualcuno ritiene che il Comune stia facendo qualcosa contro la legge deve andare in Procura. Per il taglio degli alberi c’è l’ok del Parco del Ticino, un ente molto cauto su questo genere di cose. Evidentemente non è una tragedia come dicono dal comitato”.