ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Il bosco raso al suolo a Gallarate, la battaglia continua: “No al polo scolastico”

Dopo l’abbattimento degli alberi, il comitato prosegue la contestazione, ma il sindaco Cassani resta inamovibile: “Non possiamo, né vogliamo, tornare indietro”

La protesta per tentare di salvare il bosco prosegue nonostante il sindaco sia intenzionato ad andare avanti per la sua strada

Lo striscione del Comitato Salviamo gli alberi, che continua a chiedere di rinunciare alla realizzazione di un nuovo edificio in via Curtatone e di destinare il finanziamento ricevuto a risistemare le sedi già esistenti

Gallarate (Varese), 9 ottobre 2024 – Dopo lo smantellamento del presidio degli ambientalisti in via Curtatone e lo sgombero del bosco, dove sarà realizzato un nuovo polo scolastico, il Comitato Salviamo gli alberi ha affidato a un comunicato la sua riflessione. Scrivono i volontari: “Giovedì 3 ottobre è stato un giorno nero per chiunque abbia a cuore le sorti dell’ambiente e della salute dei cittadini, a Gallarate e non solo. Il presidio di via Curtatone è stato sgomberato dalle forze dell’ordine e le motoseghe sono entrate in azione, il Comitato Salviamo gli alberi, che per due anni ha promosso iniziative e interventi per denunciare le storture del progetto Grow29 e per salvare il bosco di via Curtatone, non si fermerà nelle sue azioni a difesa del verde pubblico e per una città che abbia cura degli alberi, degli animali e delle persone che la abitano”.

Continua la riflessione: “Nonostante viviamo con dolore la devastazione del bosco, intendiamo continuare a batterci per difendere il diritto degli abitanti di Cascinetta e Cajello a fruire di aree verdi e scuole di quartiere e per difendere il diritto dei bambini ad avere un bosco in cui piantare nuovi alberi e scuole in cui non si respiri lo smog dell’autostrada”. “Siamo indignati dal fatto – continuano gli esponenti del comitato – che gli esperti faunistici già pronti ad entrare nel bosco per salvaguardarne gli animali abbiano ricevuto dal Comune il diniego, con la minaccia di sanzioni. Animali protetti (uccelli e mammiferi) sono stati avvistati per tutta la durata del presidio, molti dei quali, purtroppo, sono stati probabilmente uccisi o feriti dal taglio. Rinnoviamo la richiesta di accesso immediato all’area affinché gli esperti possano soccorrere gli animali superstiti, ricordiamo che il sindaco è responsabile per legge della preservazione della fauna presente nel territorio e il suo rifiuto a salvaguardarla sarà affrontato in tutte le sedi giuridiche”.

La nuova iniziativa

Nel frattempo il Comitato ha presentato un’istanza all’amministrazione comunale e a Regione Lombardia con cui si chiede chiarezza sulla gestione del bando per l’assegnazione dei fondi europei per il progetto Grow 29, in cui è inserita la realizzazione del nuovo polo scolastico. Conclude il Comitato: “Crediamo ancora che sia necessario e possibile rivedere il progetto del polo scolastico per destinare i fondi alla ristrutturazione delle scuole di quartiere, alle reali esigenze dei suoi abitanti e al ripristino del bosco di via Curtatone. Continueremo a impegnarci per questo obiettivo”. Il sindaco Andrea Cassani l’altro giorno ha dichiarato in merito ai lavori in via Curtatone: “Si partirà con un mese e mezzo di ritardo”; quanto agli attivisti, “a loro per i ritardi chiederemo di rimborsare i denari spesi ingiustamente dalla collettività”.