REDAZIONE VARESE

Gallarate, all’istituto professionale Ponti sale in cattedra l’attore porno Max Felicitas: scoppia la bufera, l’Ufficio scolastico regionale annulla la “lezione”

L’incontro con gli studenti era in programma lunedì 3 marzo. Con la pornostar in versione professore doveva esserci anche l’urologo di Rocco Siffredi. L’ira del movimento “Pro Vita”, che aveva chiesto ai vertici regionali di intervenire

L'attore Max Felicitas ha 29 anni ed è originario di Codroipo (Udine)

L'attore Max Felicitas ha 29 anni ed è originario di Codroipo (Udine)

Gallarate (Varese), 28 febbraio 2025 –  Un attore di film a luci rosse a parlare di educazione sessuale in un istituto superiore di Gallarate. Al tecnico-professionale “Andrea Ponti” della città varesina lunedì 3 marzo doveva salire in cattedra, abbandonando per qualche ora i set cinematografici, niente meno che Max Felicitas. Assieme alla pornostar 29enne – all’anagrafe di Codroipo, in Friuli, dov’è nato, Edoardo Barbares –era stato invitato anche l’urologo varesino Danilo Centrella, medico specializzato e fidato di un altro attore di film vietati ai minori, Rocco Siffredi.

La reazione

Ce n’è stato abbastanza per scatenare le ire del movimento cattolica “Pro Vita e Famiglia”, che dopo aver chiesto l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) e del suo vertice Manuela Volta, ha ottenuto la cancellazione dell’incontro, comunicato dall’Usr nella serata di oggi. “A che titolo una persona che fa della sessualità un business economico e commerciale può parlare ai minori in modo obiettivo, dal momento che la pornografia è la totale e più bieca distorsione di una sana sessualità?– aveva detto il portavoce del movimento Jacopo Coghe –. È come invitare un imprenditore del fast food a parlare di educazione alimentare”.

Il preside chiamato in causa 

La lezione in programma lunedì ora annullata rientrava nell’ambito dei percorsi didattici per le “Competenze trasversali e l’orientamento” (Ptco) e avrebbe dato dei crediti formativi agli studenti. In questo contesto si sarebbe dovuto parlare di educazione affettiva e anche della prevenzione del bullismo (di cui l’attore ha affermato d’essere stato vittima da ragazzo). Pur soddisfatto dell’intervento “in corner” dell’Ufficio scolastico regionale, il movimento “Pro Vita e Famiglia” chiama lo stesso in causa il preside del Ponti Massimo Angeloni: “Aveva informato i genitori degli studenti di chi avrebbero incontrato? Com’è stato possibile aver pensato di organizzare un incontro del genere quando la maggioranza dei ragazzi è per giunta minorenne?”.