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Le Volanti sono intervenute nella zona della stazione ferroviaria
Gallarate (Varese), 24 febbraio 2025 – Resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale: sono i reati da cui dovranno provare a difendersi un giovane algerino e un ventenne italiano fermati mercoledì 19 gennaio sotto i portici davanti alla stazione di Gallarate. Durante un controllo finalizzato a contrastare lo spaccio nell’area, la Volante del commissariato ha notato la presenza di due giovani in atteggiamento sospetto, e ha deciso di procedere al loro controllo. I due individui, una volta comprese le intenzioni degli agenti, hanno cercato di allontanarsi velocemente ma sono stati raggiunti e fermati. Accompagnati in commissariato per accertare la loro identità, a seguito di fotosegnalamento e comparazione delle impronte sono stati identificati per un italiano di 21 anni e un algerino di 30. Quest’ultimo è risultato essere entrato clandestinamente in Italia, e non in regola con le norme per il soggiorno dei cittadini stranieri in Italia. Nei suoi confronti sono state avviate le procedure per la sua espulsione.
Gesto di follia
Nell’attesa che gli venissero notificati gli atti inerenti all’espulsione, l’algerino, che da subito ha dimostrato un atteggiamento insofferente e aggressivo verso i poliziotti, ha manifestato l’intenzione di volersi allontanare dal commissariato iniziando a minacciare e offendere pesantemente gli agenti. L’uomo si è poi alzato improvvisamente e si è precipitato verso la finestra dell’ufficio, posto al primo piano, riuscendo anche ad aprirla, con l’intento di lanciarsi, ma gli agenti lo hanno raggiunto e trattenuto, contenendolo. Durante le operazioni l’algerino ha opposto resistenza colpendo ripetutamente il personale intervenuto con calci e pugni. Solo grazie all’intervento di altri poliziotti è stato possibile contenere la furia del fermato ed evitare anche che lo stesso si provocasse delle lesioni, dato che in più circostanze ha cercato di colpire con la testa sia il pavimento che il muro.
L’intervento
Due degli agenti intervenuti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso di Gallarate per ferite riportate durante l’intervento. Il giovane è stato quindi tratto in arresto per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Durante il processo per direttissima, tenutosi il giorno successivo presso il tribunale di Busto Arsizio, l’arrestato ha patteggiato la pena di un anno e 4 mesi di reclusione. Al termine del processo l’uomo è stato altresì raggiunto dal provvedimento di espulsione dal territorio dello Stato.