Gallarate, molesta e pedina la ragazza che l’ha lasciato: braccialetto elettronico allo stalker in attesa del processo

La giovane impaurita e in preda all’ansia si è rivolta al commissariato di polizia che ha effettuato le indagini. Il questore ha prima emesso una diffida e poi un decreto di allontanamento

Il braccialetto elettronico è stato applicato per impedire allo stalker di avvicinarsi alla vittima

Il braccialetto elettronico è stato applicato per impedire allo stalker di avvicinarsi alla vittima

Gallarate (Varese), 16 novembre 2024 – Non accetta la fine della relazione e inizia a molestare la ex minacciandola e chiedendole insistentemente di ritornare con lui. Un copione purtroppo già visto che si è per fortuna concluso con un provvedimento cautelare di allontanamento dello stalker emesso dal commissariato di Gallarate grazie alla tempestiva denuncia della vittima. La misura cautelare per atti persecutori è stata emessa pochi giorni fa, epilogo di un’attività d’indagine partita alcuni mesi prima. Quando la ragazza, impaurita, si rivolge al commissariato gallaratese. Teme per la sua vita. 

A casa dei genitori

Dopo aver avuto una relazione durata poche settimane con un giovane, questo ha iniziato a tempestarla di messaggi e a pedinarla in continuazione. Un atteggiamento patologico che le aveva procurato un perdurante stato d’ansia e l’aveva costretta a un radicale mutamento delle sue abitudini di vita, obbligandola addirittura a trasferirsi a casa dei genitori. Gli elementi raccolti dagli agenti hanno permesso al questore di Varese di emettere a carico dell’uomo il provvedimento dell’ammonimento, volto proprio a farlo desistere dalle condotte persecutorie poste in essere, tuttavia senza l’esito sperato. A ottobre, infatti, la vittima è ritornata in commissariato in quanto l’uomo, ignorando il provvedimento monitorio, si era presentato sotto la sua abitazione, suonando più volte il campanello, cercando evidentemente di incontrarla.

Il monito disatteso

Alla luce della reiterata condotta persecutoria di fatto mai interrotta dall’uomo, che ha oltretutto disatteso il provvedimento monitorio, unita all’evidente inclinazione a perpetrare tali atti vessatori, gli agenti dell’Area Investigativa hanno raccolto tutti gli elementi utili a costruire un solido impianto accusatorio che ha portato all’emissione della misura cautelare. All’uomo, in attesa del processo al Tribunale di Busto Arsizio, sarà innanzitutto vietato di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, rispettando una distanza dagli stessi di almeno 500 metri. Vietata ovviamente ogni forma di comunicazione. Gli è stato inoltre applicato il braccialetto elettronico, che gli impedirà di avvicinarsi a meno di 500 metri dall’abitazione della ragazza e ai luoghi da lei frequentati grazie al dispositivo di tracciamento Gps.