ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Gallarate, ruba il cellulare dal finestrino di un’auto in corsa e chiede il “riscatto”: arrestato un giovane

La vittima viaggiava a passo d’uomo nel lato del passeggero. Il ladro ne ha approfittato per soffiargli il telefono. Poi l’inseguimento e la richiesta di 50 euro (rifiutata) per la restituzione del device

Polizia, foto d'archivio

Polizia, foto d'archivio

GALLARATE - La Polizia di Stato di Gallarate ha identificato e arrestato nei giorni scorsi l’autore del furto di un telefono cellulare e del successivo tentativo di estorsione avvenuto ai danni di un ragazzo. È un giovane marocchino, irregolare, con precedenti. Secondo quanto ricostruito la vittima viaggiava in auto a passo d’uomo in centro a Gallarate, seduto dal lato passeggero con il finestrino parzialmente abbassato. L’autore del furto ha infilato il braccio attraverso il finestrino e ha arraffato il cellulare che la vittima teneva tra le gambe, cercando di dileguarsi tra la folla.

Il derubato ha subito chiamato il 112 fornendo una particolareggiata descrizione dell’autore del fatto nello stesso tempo lo ha inseguito senza mai perderlo di vista, raggiungendolo nei pressi della stazione. A quel punto il malvivente ha intimato alla vittima di consegnare la cifra di 50 euro per poter riavere il proprio telefono cellulare, di fronte al rifiuto è fuggito. Successivamente il giovane ha incrociato di nuovo il suo estorsore nei pressi della stazione e all’ ennesima richiesta di denaro ha contattato ancora il 112. L’autore del furto e dell’estorsione è stato quindi intercettato pochi minuti dopo dagli agenti della Volante che hanno trovato anche il telefono cellulare rubato. Il giovane marocchino, irregolare, era già stato più volte espulso e segnalato all’ A.G. in quattro occasioni per inottemperanza all’ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale, oltre che denunciato per ubriachezza manifesta e condannato per rapina. Il telefono rinvenuto è stato restituito al legittimo proprietario mentre l’estorsore è stato arrestato e associato alla casa circondariale di Busto Arsizio, su disposizione dell’A.G. in attesa di giudizio.