REDAZIONE VARESE

Gallarate, tassazione errata sui concorsi pubblici: contestata evasione fiscale per oltre 50mila euro

Indagine della Guardia di finanza: contestata a un’associazione attiva nel reclutamento di personale per gli enti locali la natura associativa e non commerciale della tassa di iscrizione

Fiumi di denaro sporco. I soldi dell’evasione fiscale erano ripuliti a San Marino . Tre pesanti condanne

La Guardia di finanza (foto d'archivio)

Gallarate (Varese) – Una irregolarità da 625mila euro è stata scoperta dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Varese e contestata a un'associazione, con sede a Gallarate, attiva nel reclutamento di personale per vari enti locali associati.

Avrebbero chiesto una tassa di iscrizione per concorsi denunciandola poi come ingresso di natura associativa e non commerciale godendo di una tassazione inappropriata con un'evasione stimata in 50mila euro. I concorsi sotto esame, per l'individuazione di 15 figure professionali da inserire in enti pubblici, erano stati indetti in Comuni nelle province di Lucca, Torino, Salerno, Matera, Agrigento, Vicenza e Campobasso. Le Fiamme gialle sono intervenute sulla base del proprio intervento una delibera Anac che ha riconosciuto la natura commerciale svolta dall'associazione. Inoltre, la delibera dell'Autorità anticorruzione ha qualificato l'attività come appalto di servizi tra l'associazione e i Comuni associati, non preceduto da alcuna procedura ad evidenza pubblica o gara informale.

L'accordo concluso dagli enti pubblici coinvolti prevedeva una ‘tassa di concorso’ pari a 10,33 euro a carico dei candidati, da corrispondere da parte di ciascun concorrente direttamente all'associazione; la corresponsione, a carico di ciascun comune, per ciascuna unità assunta, di un importo omnicomprensivo una tantum pari al 100% dell'importo lordo della busta paga mensile del dipendente in caso di assunzione a tempo indeterminato e del 75% dell'importo lordo della busta paga mensile del dipendente in caso di assunzione a tempo determinato.

In tutto ai concorsi parteciparono 60.559 candidati, ed avendo ciascuno corrisposto la tassa di concorso pari a 10,33 euro, i candidati risultano aver versato complessivamente all'associazione 625mila euro. Tuttavia, tale somma è stata configurata come attività associativa e non attività commerciale, con conseguenti vantaggi di natura fiscale. L'attività fiscale si è conclusa con la sanzione amministrativa della dichiarazione annuale infedele e la constatazione di un'Ires evasa pari a oltre 50mila euro.