Gemonio (Varese) – Identificato. Ha un nome e un volto l’uomo che la sera di sabato 1 luglio a Gemonio ha travolto volontariamente con l’auto Giuseppina Caliandro, 41 anni, causandone la morte. Svolta importante nelle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Luino e del Reparto investigativo di Varese, coordinate dalla Procura di Varese che ieri con un comunicato ha dato notizia che c’è un ricercato, nei cui confronti si procede per omicidio volontario.
La svolta attesa dai familiari, i genitori, i fratelli della quarantunenne, chiusi nel loro dolore di fronte a una morte assurda e dagli amici, tanti, che ancora non accettano di aver perso la loro amica Giusy in un modo così atroce. “Vogliamo vedere la sua faccia – dicevano ieri alcune amiche – deve pagare per la morte di Giusy, per il male che le ha fatto. Vogliamo vedere la faccia di chi è arrivato a compiere quel gesto". Il loro pensiero è a quei minuti, terribili, la macchina che la travolge, la schiaccia contro il muro, "non ha avuto il tempo di rendersi conto del pericolo, di salvarsi, di scappare via, allontanarsi, è un’immagine che ci tormenta". I ricordi degli amici si susseguono, un tam tam, un passaparola sui social che continua a Tradate, dove la donna era cresciuta e vissuta fino a 4 anni fa, prima di trasferirsi a Gemonio, ognuno di loro ha momenti di vita condivisi con Giusy, la barista, simpatica, piena di vita, sempre sorridente.
E il profilo social si riempie di pensieri commossi nel ricordo del suo sorriso aperto e luminoso, per tutti il "segno particolare" di Giusy. Quel sorriso spento per sempre ma che resta nei cuori di chi l’ha conosciuta e le ha voluto bene. Tanti pensieri, uniti dallo stesso sentimento di amicizia sincera, come quello di Giancarla, "mai dimenticherò il tuo bellissimo sorriso e i bei momenti passati insieme". Un’altra amica ha scritto " porta il tuo buonumore dove sei diretta", per Gianni "una ragazza simpaticissima".
Commosso il ricordo di una zia: "Ciao dolce nipotina ancora non ci credo che sei andata via così presto, non è giusto, mancherai a tutti noi, veglia sulla tua mamma, sul tuo papà e sui tuoi fratelli". In alcuni messaggi c’è la rabbia di fronte alla sua tragica morte e insieme l’auspicio di "vedere presto arrestato l’assassino di Giusy". Quell’uomo ora per gli inquirenti ha un nome e un volto ed è ricercato per omicidio volontario. Mentre prosegue il lavoro investigativo si cercano testimoni per fare piena chiarezza su quanto accaduto.