Di giorno e di notte, gli ambientalisti non lasciano il bosco di via Curtatone solo. Sugli alberi i giovani di Tanuki e di altri collettivi, all’esterno i promotori della mobilitazione, i volontari del Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate, a cui garantiscono sostegno Legambiente, Comitato Salviamo la brughiera e altre associazioni, mentre cresce il numero di gallaratesi e non solo che raggiungono il gazebo per aderire alla mobilitazione.
Ieri Giorgio Locarno, volontario di Legambiente Gallarate è arrivato al presidio con un amico, Claudio Costi, milanese ma da quasi trent’anni in Canada. Costi è tornato in Italia da alcune settimane per far visita a parenti ed amici, tra di loro appunto Locarno che l’ha subito coinvolto. "Condivido i motivi di questa battaglia – ha detto Costi che vive a Victoria – per questo ho subito accolto l’invito dell’amico Giorgio, anche noi in Canada viviamo situazioni simili, con importanti mobilitazioni per salvare alberi secolari e il prezioso patrimonio boschivo, minacciato dall’industria del legno". Anche ieri sono arrivate nuove adesioni alla mobilitazione e aumenta il numero delle "sentinelle del bosco", nel frattempo gli ambientalisti attendono un segnale dal Comune a favore dell’apertura di un tavolo di confronto.
"Abbiamo apprezzato l’intervento del coordinatore di Forza Italia Nicola Mucci e della consigliera comunale Belinda Simeoni, con un appello al dialogo – dice Laura Pastorelli, tra le sentinelle del bosco – noi l’abbiamo raccolto e come Comitato abbiamo ripresentato le nostre richieste all’amministrazione comunale, quindi sospendere il taglio degli alberi fino al 15 ottobre, convocare un tavolo con esperti per trovare una soluzione nel rispetto della fauna presente e valutare se sia possibile ripensare il progetto del nuovo polo scolastico, puntando alla riqualificazione delle scuole esistenti nei quartieri Cascinetta e Cajello. Ho una speranza nel cuore, che il Comune risponda positivamente al nostro invito di aprirsi all’ascolto, sarebbe un bel segnale".
R.F.