ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Gli attivisti nel bosco: "Avanti con la scuola"

Il sindaco di Gallarate considera finita la mediazione con gli ambientalisti. Ma la mobilitazione in via Curtatone prosegue: "Stop al nuovo polo". .

Gli attivisti nel bosco: "Avanti con la scuola"

Il Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate in presidio davanti all’area da tutelare

Per il sindaco di Gallarate Andrea Cassani la mediazione su via Curtatone è finita. L’accordo davanti al prefetto Salvatore Pasquariello prevedeva che i giovani del collettivo Tanuki, che sono sugli alberi, uscissero dal bosco nella mattinata di lunedì, ma non è stato rispettato. Quindi stop ad ogni forma di dialogo: "Andremo avanti sicuramente con la scuola – ha detto Cassani – e non ascolteremo più le istanze di questi soggetti". I giovani avevano già dichiarato nei giorni scorsi e poi ribadito durante la manifestazione di domenica pomeriggio che non avrebbero fatto passi indietro, rimanendo pertanto dentro il bosco sugli alberi finché non sarà rimesso in discussione il progetto Grow 29 che prevede il nuovo polo scolastico sull’area boschiva.

In via Curtatone la mobilitazione continua: all’esterno i volontari del presidio permanente, promosso dal Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate e da altri comitati e associazioni ambientaliste del territorio, all’interno i giovani di Tanuki. Ieri gli esponenti del presidio permanente hanno replicato alle parole di Cassani, per il quale non c’è più margine per una mediazione: "Noi invece restiamo disponibili al dialogo – hanno detto – al sindaco rilanciamo le nostre richieste, chiediamo lo stop al taglio degli alberi fino al 15 ottobre, per tutelare la fauna presente in fase riproduttiva, lo stop al progetto del nuovo polo scolastico e la riqualificazione delle quattro scuole di quartiere già esistenti. Per noi la mediazione non è decaduta".

Ora gli attivisti attendono la relazione degli agronomi dopo il sopralluogo di lunedì mattina, a cui dovrebbe seguire l’installazione di fototrappole per monitorare la fauna presente, come deciso al tavolo con il prefetto. Nel frattempo la mobilitazione degli ambientalisti per salvare il bosco di via Curtatone è arrivata in Parlamento. Ieri l’onorevole Devis Dori (Europa Verde) ha presentato un’ interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nel documento Dori pone l’attenzione sui due blitz della polizia, con momenti di tensione e i provvedimenti emessi nei confronti di alcuni manifestanti, quindi chiede "se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e se intenda verificare i motivi dell’evidente squilibrio fra le azioni messe in campo pacificamente dagli attivisti e la reazione e i provvedimenti assunti delle autorità di pubblica sicurezza coinvolte".