LORENZO CRESPI
Cronaca

Gonfaloni e corteo a suon di banda: "È il giorno di tutti gli italiani"

Varese, una folla importante ha attraversato la città nei luoghi più significativi della Resistenza. Accanto alle massime autorità presente anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Il corteo guidato dalle autorità Il governatore lombardo Attilio Fontana. anche quest’anno ha scelto la sua Varese per celebrare il 25 Aprile

Il corteo guidato dalle autorità Il governatore lombardo Attilio Fontana. anche quest’anno ha scelto la sua Varese per celebrare il 25 Aprile

C’erano il sindaco Davide Galimberti, il presidente di Anpi sezione Varese Rocco Cordì, il vicepresidente della Provincia Giacomo Iametti e la viceprefetto Geltrude Corsaro. Non solo le istituzioni locali, con esponenti di Governo e Regione: gli onorevoli Alessandro Alfieri e Maria Chiara Gadda e il governatore lombardo Attilio Fontana, che anche quest’anno ha scelto la sua Varese per celebrare il 25 Aprile.

Quindi le autorità civili, militari e religiose, ma soprattutto tanti cittadini che hanno voluto essere presenti: almeno un migliaio in base a quanto riportato dall’amministrazione comunale. Si è svolta all’insegna della partecipazione e dell’unità la celebrazione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione a Varese. La giornata si è aperta con la messa in suffragio dei caduti per la libertà alla Basilica di san Vittore, seguita dalla deposizione di una corona all’Arco Mera. Quindi da corso Matteotti si è mosso il corteo che ha attraversato le vie del centro facendo sosta per un altro omaggio al Monumento ai caduti di largo Resistenza.

Il sottofondo musicale della banda della Rasa, con i gonfaloni istituzionali e delle associazioni ad aprire la sfilata, ha accompagnato il corteo fino all’ingresso ai Giardini Estensi. Nel Salone del Comune, pieno in tutti i posti a sedere e anche oltre, si è svolto il momento degli interventi ufficiali, a partire dal presidente varesino di Anpi Cordì, che si è così espresso in risposta all’invito ai festeggiamenti sobri del ministro Musumeci: "Penso che noi rivendichiamo la sobrietà da parte di chi ancora fa fatica a celebrare il 25 Aprile e a partecipare alle manifestazioni che ricordano quell’anniversario di libertà e di liberazione per tutti".

Ha quindi dedicato un pensiero alla figura e alle azioni di Papa Francesco, dal suo viaggio a Lampedusa all’enciclica Laudato si’ fino ai messaggi contro il riarmo. Il pontefice è stato ricordato anche dal sindaco Galimberti: "Pace, solidarietà, amore, libertà e prendersi cura delle persone partendo da chi è in difficoltà sono i valori che ci ha lasciato e che celebriamo in quest’occasione".

E del santo padre anche Attilio Fontana ha ricordato il disperato grido che lanciava quotidianamente contro la guerra e ogni forma di violenza. "Lui definiva la guerra follia e credo che sia il termine giusto", ha detto il governatore, che ha parlato del 25 Aprile come di un momento per sostenere i valori della democrazia e della libertà, "per ricordare la lotta contro il nazifascismo ed essere sempre uniti su questi valori, perché sono i valori del nostro Paese".