ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Gorla Maggiore, due pusher marocchini armati di machete rincorsi e bloccati dai carabinieri

Ennesima operazione antidroga dei carabinieri. Un’attività che non conosce sosta, ma le aree boschive del Varesotto sono lontane dall’essere bonificate

Carabinieri impegnati in un'attività di controllo nei boschi della droga

Stretta dei carabinieri sullo spaccio nelle aree boschive Smantellati anche bivacchi

Gorla Maggiore (Varese), 14 settembre 2024 – Non si ferma l’attività di contrasto allo spaccio di droga nelle aree boschive da parte dei carabinieri. Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saronno, della stazione di Gorla Minore, insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno arrestato due cittadini di origini marocchine, irregolari sul territorio nazionale rispettivamente di 38 e 27 anni, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I carabinieri si sono inoltrati da più direzioni nei boschi nella zona di viale Europa a Gorla Maggiore e sono riusciti a guadagnare alcune posizioni dalle quali hanno potuto osservare delle inequivocabili condotte di spaccio senza essere notati dagli spacciatori. Individuata quindi la presenza di due pusher hanno circondato l’area in modo tale da limitare le possibilità di fuga dei due uomini che quando si sono accorti della presenza dei militari hanno tentato di fuggire. Tentativo non riuscito, fortunatamente, i due pusher sono stati bloccati dopo un breve inseguimento tra gli alberi. 

Un etto di stupefacente sequestrato

Sono stati trovati in possesso di oltre 100 grammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, cocaina hashish ed eroina, singolarmente confezionate e pronte per la vendita, di una somma contante di 1.055 euro e di diversi telefoni cellulari utilizzati per il contatto con gli assuntori oltre che alcuni coltelli e machete e materiale utile al confezionamento. Durante il servizio è stato smantellato anche un bivacco che i due utilizzavano come base logistica per la preparazione delle dosi da vendere ai clienti. 

Tutto il materiale recuperato è stato posto sotto sequestro e i due uomini dichiarati in arresto, dopo le formalità di rito sono stati processati con rito direttissimo, per uno è stata disposta la custodia in carcere mentre per il secondo l’obbligo di firma presso gli uffici di polizia. L’altro giorno invece gli agenti della Polizia di Stato di Busto Arsizio dopo un lungo inseguimento da film hanno arrestato un giovane di 29 anni,che viaggiava in moto, per resistenza a pubblico ufficiale. I poliziotti si sono insospettiti per il suo comportamento e l’hanno seguito, diretto ai boschi di Castellanza, noti per lo spaccio, probabilmente per comprare droga.

Quando la pattuglia gli ha intimato l’alt ha accelerato dirigendosi con manovre spericolate verso l’area boschiva di Rescaldina dove è stato raggiunto e arrestato. E’ stato giudicato per direttissima, il giudice ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.