LORENZO CRESPI
Cronaca

Governo, l’appello delle imprese "Più investimenti e infrastrutture"

Varese, industriali soddisfatti per il ministero di Giorgetti: conosce bene il nostro territorio

di Lorenzo Crespi

Il giuramento del Governo Draghi è stato seguito con molto interesse anche da Varese, territorio che torna ad essere rappresentato nell’esecutivo, con la nomina del leghista Giancarlo Giorgetti a ministro dello sviluppo economico. Il suo sarà un compito importante, in un momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria. Intorno a Giorgetti si concentrano le speranze del mondo produttivo locale, che ha accolto con favore la notizia del suo ingresso a Palazzo Chigi. "In attesa di vedere cosa farà credo che sia una nomina assolutamente positiva – commenta il presidente della Camera di Commercio di Varese, Fabio Lunghi –. Giorgetti è una persona di provata capacità e competenza, ha i piedi per terra e sa quali sono le esigenze delle imprese. Sarò felice di incontrarlo a breve, quando vorrà venirci a trovare in Camera di Commercio". Per Lunghi l’esperienza amministrativa di Giorgetti è la migliore garanzia da cui partire. "Credo che abbia ben presenti le priorità del tessuto economico, ovvero impegno a favore delle infrastrutture, rilancio degli investimenti, innovazione e sviluppo, attenzione al capitale umano. È una persona sulla quale si può contare". Varese avrà così un canale privilegiato con il Governo. "È estremamente importante – osserva il numero uno dell’ente camerale –. Conoscere le persone che hanno in mano le sorti del nostro paese non è mai una brutta cosa, perché c’è la possibilità di avere un rapporto personale. Giorgetti conosce molto bene il nostro territorio". Il giudizio di Lunghi è più che positivo anche per il nuovo presidente del consiglio. "Draghi è un esempio di persona di indubbie capacità, correttezza, moralità e voglia di lavorare. Credo che sia stato un abile tessitore per comporre questo governo, con un mix politico e tecnico". A Roma l’impresa varesina chiede di lavorare per il rilancio dell’Italia. "Bisogna investire bene questi enormi fondi del recovery fund – conclude Lunghi – e far funzionare tutte quelle cose che in questo paese vanno a singhiozzo, a partire dallo snellimento della burocrazia".