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Mater Domini 60 anni: celebrazioni per l'ospedale Humanitas a Castellanza

Un percorso iniziato per volontà di alcuni imprenditori locali nel 1962: oggi si raccolgono i frutti grazie a innovazioni nel campo medico e dei servizi

Robotica in Ortopedia a Humanitas Mater Domini

Sessant'anni al servizio della sanità lombarda e, soprattutto, dei pazienti. Novembre 1962: la clinica Mater Domini apre le sue porte al primo paziente. Nato dall’intuizione di un gruppo di imprenditori castellanzesi e bustesi, l’ospedale compie sessant’anni, oltre mezzo secolo di storia, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Da clinica a conduzione familiare, oggi Humanitas Mater Domini è una realtà consolidata nel panorama della sanità lombarda. Dal 2007 parte di Humanitas, l’ospedale è cresciuto negli anni guardando alle esigenze del territorio, con nuovi spazi dedicati alla salute, un Pronto Soccorso che accoglie circa 26mila persone l’anno, oltre 91mila visite ed esami effettuati, percorsi di cura personalizzati, approccio multidisciplinare, Ricerca, innovazione tecnologica e servizi digitali.

Sguardo al futuro

L’innovazione è parte fondamentale di questo percorso lungo sessant’anni. Dall’evoluzione delle cure, con percorsi completamente robotizzati in ortopedia, per interventi di protesi di ginocchio e anca sempre più personalizzati e un più facile recupero post-operatorio, all’endoscopia che, con l’Intelligenza Artificiale, ha reso più precisa la diagnosi del tumore del colon. Da non dimenticare la Ricerca in urologia, con lo studio di una nuova tecnica chirurgica che preserva la continenza urinaria in pazienti sottoposti a interventi di chirurgia robotica per la rimozione del tumore della prostata o, ancora, la realizzazione di un naso elettronico, in collaborazione con il Politecnico di Milano, per potenziare e garantire una diagnosi non invasiva di questa neoplasia.

Investimento sui servizi

Sono evoluti anche i servizi, oggi digitali: dalla prenotazione online di visite ed esami alla consultazione dei referti fino all'accettazione in autonomia per facilitare il più possibile il percorso di cura dei pazienti. Per garantire la presa in carico e il monitoraggio delle condizioni di salute, soprattutto di persone fragili e cronici, l’ospedale ha affiancato la televisita alle visite specialistiche in presenza, un filo sempre più diretto tra medico e paziente, nel totale rispetto della privacy e della qualità clinica.

L'impegno in pandemia

Nel corso della battaglia contro il Covid l'ospedale ha dedicato oltre l’80% dei propri posti letto ai pazienti Covid e ha realizzato importanti investimenti per creare percorsi sicuri e nuove aree nel Pronto Soccorso e nella Terapia Intensiva atte a gestire contemporaneamente pazienti Covid e non. L’ospedale è diventato anche un punto di riferimento per le vaccinazioni ai pazienti fragili e agli insegnanti. Impegno anche sul fronte della ricerca, con il Covid Care Program. Da inizio pandemia, medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici e personale di staff hanno preso parte, su base volontaria, al primo studio epidemiologico italiano di grandi dimensioni, condotto su oltre 4mila professionisti delle strutture Humanitas lombarde, che ha ampliato le conoscenze sulla risposta anticorpale e protezione dal virus.