di Cristiano Comelli
Assistere dalla tribuna non è possibile, viste le restrizioni. Alla sfida di campionato che il Città di Varese disputerà mercoledì al Franco Ossola contro la Caronnese si potrà però assistere da raccattapalle. Lavorando per la squadra che si ama e godendosene le gesta in un colpo solo. Ma, precisa il Città di Varese, la porta sarà aperta a sole dodici persone. Questo non perché la società del presidente Stefano Amirante voglia riservare il bello della diretta dal campo a una ristretta cerchia di eletti ma perché, precisa la nota, "così impone il protocollo Figc emanato lo scorso agosto che prevede anche il raggiungimento della maggiore età per svolgere tale mansione". E così sarà per ogni sfida casalinga finché permarrà la situazione di emergenza.
Ma funzionerà il criterio dell’“una volta e basta”. Nel senso che "coloro che svolgeranno il ruolo di raccattapalle mercoledì non potranno ripeterlo nelle partite seguenti". La società conferma che per tutti i tifosi la gara sarà visibile senza alcun costo anche attraverso lo streaming del suo profilo Facebook. L’indirizzo da contattare per le varie gare in programma per avere diritto a questo modo particolare e dinamico di seguire i colori biancorossi è: info@cittadivarese.it. L’iniziativa è in piena consonanza con la filosofia sposata fin dall’inizio di questa situazione emergenziale da Amirante secondo cui "la società non si dimentica dei proprii tifosi".
Quella dello spettatore-raccattapalle è del resto un’opportunità efficace non solo per tenere allenato il proprio tifo, ma anche il proprio corpo recuperando la sfera di cuoio in corsa quando varchi le linee laterali o quelle di fondocampo. E i raccattapalle, peraltro, saranno in qualche modo investiti anche della funzione di portare le loro urla di sostegno anche in rappresentanza di chi non può varcare i cancelli dello stadio. E di quella di farsi portatori dell’auspicio di vedere il Città di Varese togliere finalmente lo zero sia dalla casella dei punti sia da quella delle vittorie finora ottenute. Insomma, saranno dodici soltanto ma, per il ruolo di amplificazione del tifo che hanno, ne potrebbero valere almeno dieci volte tanto. Il Città di Varese, quindi, potrà in qualche misura avvalersi di un apporto di tifoseria. In attesa di poter rivedere gli spalti dell’Ossola gremiti.