ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Il Collegio Rotondi in Vaticano. La lezione del Papa agli studenti: "Ricercate sempre la verità"

Gorla Minore, il 3 febbraio 2024 circa 650 ragazzi con i docenti furono ricevuti nell’Aula Paolo VI. L’udienza si tenne per i 425 anni della fondazione della più antica scuola paritaria in Italia.

Gorla Minore, il 3 febbraio 2024 circa 650 ragazzi con i docenti furono ricevuti nell’Aula Paolo VI. L’udienza si tenne per i 425 anni della fondazione della più antica scuola paritaria in Italia.

Gorla Minore, il 3 febbraio 2024 circa 650 ragazzi con i docenti furono ricevuti nell’Aula Paolo VI. L’udienza si tenne per i 425 anni della fondazione della più antica scuola paritaria in Italia.

C’è un giorno che gli studenti del Collegio Rotondi non dimenticheranno mai: il 3 febbraio 2024 quando Papa Francesco concesse un’udienza privata in occasione dei 425 anni della fondazione della più antica scuola paritaria in Italia. Alla notizia della morte del Santo Padre, arrivata improvvisa il Lunedì dell’Angelo, il pensiero di docenti, studenti e genitori è tornato a quel 3 febbraio dello scorso anno. "Grazie per il dono della tua presenza –. L’incontro che abbiamo avuto quel 3 febbraio lo custodiremo con profonda riconoscenza. Continueremo a fare tesoro delle tue parole e dei tuoi gesti. La grande famiglia del Rotondi", queste le parole di gratitudine scritte dal Rettore don Andrea Cattaneo sulla pagina social. Quel giorno 650 studenti, bambini e ragazzi insieme a docenti e genitori affollavano l’Aula Paolo VI per l’udienza con Francesco. Al Santo Padre fu donato un violino.

"Ogni giorno – disse il rettore parlando al Pontefice - ci spendiamo per promuovere nei ragazzi uno spirito positivamente critico, educandoli alla capacità di valutazione e di giudizio sulla storia e sull’attualità, attraverso lo studio e la ricerca che accompagna lo sviluppo emotivo e personale e anche per questo abbiamo scelto di donare a Lei, Santo Padre, un violino realizzato appositamente da un maestro liutaio perché, come occorre pazienza e perseveranza per insegnare al legno a vibrare nel modo giusto, così anche noi da quattro secoli educhiamo con pazienza i giovani a far vibrare le corde del loro cuore per comporre sinfonie di pace, condivisione, collaborazione, inclusione e amore". Poi le parole del Papa che oggi sono un tesoro ancora più prezioso per gli studenti del Rotondi, semi che dovranno germogliare. "È un piacere vedervi qui – disse il Santo Padre -. Soprattutto voi, ragazzi, che con i vostri volti giovani e pieni di vita, con i sogni, i progetti e i desideri che portate nel cuore date senso e valore a una eredità così antica. Con la vostra presenza, testimoniate come il Collegio Rotondi, fedele alla sua tradizione educativa, è cresciuto nel tempo, cambiando e adattandosi tante volte di fronte alle necessità di diversi momenti storici".

"Vi incoraggio a impegnarvi intensamente nelle vostre attività scolastiche - continuò - , ma sempre con una mente aperta alla novità. In particolare voi, ragazzi, ricercate in tutto la verità, senza lasciarvi condizionare dalle mode del momento o dal pensare comune, dai like o dal consenso dei followers: non sono queste le cose più importanti, anzi dipendere troppo da esse ci può togliere la libertà. Al tempo stesso però, non temete, quando necessario, di cambiare e di accettare opinioni e modi di pensare diversi dal vostro in tutto quello che non è essenziale: siate veri amanti della verità, e per questo sempre disponibili all’ascolto e al confronto".

Concludendo: "Studiate facendo squadra", insieme, e sempre in allegria! La conoscenza, infatti, cresce nella condivisione con gli altri. Si studia per crescere, e crescere vuol dire maturare insieme, dialogare: dialogare con Dio, con gli insegnanti e gli altri educatori, con i genitori; dialogare tra di voi e anche con chi la pensa in modo diverso, per imparare sempre cose nuove e permettere a tutti di dare il meglio di sé. Carissimi, grazie di essere venuti, e grazie per l’impegno che mettete nel portare avanti la vostra comunità educativa. Continuate così, custodendo e attualizzando l’eredità che avete ricevuto. Vi benedico tutti cuore. E vi raccomando, non dimenticatevi di pregare per me! Grazie!"