Ferito dopo l’impatto contro una vetrata, un giovane falco pellegrino è ora ospite per le cure al Cras di Vanzago. Il rapace è stato protagonista qualche giorno fa di una disavventura a Malnate dove le vetrate dell’ufficio Ats hanno infatti tratto in inganno l’animale, individuo della specie più veloce al mondo (oltre 300 km/h in picchiata sulle prede). I riflessi della facciata in vetro hanno infatti fatto credere al rapace che fosse possibile volare in direzione dell’edificio, impattando inesorabilmente. Il falco pellegrino è stato segnalato a Gabriele Gianatti, un socio del Gruppo insubrico di ornitologia (Gio), associazione attiva sul territorio provinciale da anni impegnata in ricerche sugli uccelli e divulgazione della cultura scientifica.
Il giovane esemplare dopo il violento impatto è finito tramortito sulle scale dell’Ats. Lo ha recuperato Gennaro Cariello, un operaio presente in zona per posare la fibra ottica e lo ha affidato a Daniel Perolini, altro socio volontario del Gio che lo ha portato in un centro recupero animali selvatici (Cras). Dunque per salvarlo è stata avviata una positiva catena di passa parola e volontariato che ha permesso al malcapitato animale di arrivare al centro recupero di Vanzago, dove i veterinari presenti nella struttura del WWF lo hanno preso in cura.
Milo Manica, presidente del Gio, spiega: "L’impatto degli uccelli sulle vetrate e sui fili sospesi è un problema noto e ogni anno migliaia di uccelli restano vittime di questi elementi antropici che non riescono a evitare coi propri sensi. La comunità scientifica e le associazioni di settore sono impegnate da anni nella sensibilizzazione delle istituzioni e dei progettisti di edifici. Invitiamo Ats a ovviare a questa problematica con delle soluzioni semplici ed economiche, come la posa di adesivi o tende che possano evitare agli animali di cadere in trappola. Noi siamo a disposizione per dare indicazioni in merito alla corretta posa sulla struttura di Malnate: sarebbe un bel segnale di responsabilità e sensibilità alla tematica". Il rapace ha riportato un danno neurologico grave e deve essere alimentato a mano dagli operatori del Cras. In questo momento tutti fanno il tifo per il paziente con le ali, la speranza è che possa spiccare di nuovo il volo in libertà.