Oggi, sabato 10 febbraio, si celebra il Giorno del Ricordo. A Varese, la cerimonia ufficiale organizzata dalle istituzioni, Prefettura in testa, si svolgerà in mattinata alla Sala Montanari, ma è su quello che succederà nel tardo pomeriggio che si sono accesi i riflettori e il dibattito politico. Sono infatti due le manifestazioni che si svolgeranno quasi in contemporanea: la prima inizierà alle 18 e porta la firma del "Comitato spontaneo 10 febbraio Varese", che da alcuni anni promuove un presidio con corteo in occasione del giorno che ricorda la tragedia delle foibe. Gli organizzatori sono le forze di estrema destra attive sul territorio, tra cui anche i Do.Ra. protagonisti delle nozze con saluto romano di una settimana fa. Ecco le sigle della galassia “nera” che parteciperanno: oltre a Dodici Raggi, Casa Pound Italia, Lealtà Azione, Forza Nuova, Movimento Nazionale-La rete dei patrioti, Legione, Orizzonte ideale.
Un evento a cui il Comune di Varese ha deciso di rispondere con un presidio antifascista, che si terrà proprio oggi dalle 18.30 a Palazzo Estense.
"L’invito è rivolto a tutte le forze politiche, le associazioni, le studentesse e gli studenti, le cittadine e i cittadini, ad aderire alla mobilitazione al fine di ribadire la vocazione democratica di Varese e delle sue istituzioni": questo il testo della locandina dell’evento, a cui saranno presenti diverse realtà cittadine tra cui i sindacati e Arcigay. Ma la scelta di organizzare questo momento proprio il 10 febbraio non ha trovato d’accordo il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini, che ha scritto al primo cittadino di Varese. "Chiedo al sindaco Galimberti di rinviare la manifestazione “Varese è antifascista”. Non si possono tenere altre manifestazioni in una giornata solenne come questa. Non voglio pensare che il Comune di Varese lo abbia fatto apposta, magari ritenendo, come pensa una certa sinistra, che il Giorno del Ricordo sia una celebrazione di destra e quindi da osteggiare". Ma il sindaco non ha nessuna intenzione di annullare l’evento, promosso proprio per oggi "per arricchire ancora di più il programma delle celebrazioni del 10 febbraio", dice Davide Galimberti. Controreplica di Pellicini: "È il Comune che va completamente fuori tema. Avrebbe potuto scegliere qualsiasi altra data". E intanto il presidente nazionale di Anpi Gianfranco Pagliarulo ha chiesto al ministro dell’interno Piantedosi di vietare la manifestazione della destra a Varese.