"Miei cari, quanto vorrei che questo breve scritto raggiungesse tutti voi ma anche chi ha compiuto un gesto davvero esecrabile". Con queste parole, monsignor Giuseppe Marinoni, prevosto di Saronno, ha iniziato la nota a tutti i fedeli della comunità esprimendo il dolore di tutti per il furto messo a segno nella notte tra martedì e mercoledì scorsi nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli. Nella lettera aperta indirizzata ai fedeli, il sacerdote ha sottolineato l’importanza simbolica e spirituale degli oggetti rubati e annunciato una celebrazione riparatrice.
"Il fatto lo conosciamo tutti: nella notte tra martedì e mercoledì scorso, i ladri sono entrati nel nostro Santuario. Qualsiasi furto compiuto nelle nostre case tocca sempre qualcosa di sacro, perché ogni oggetto sottratto non ha solo un valore economico, ha anzitutto un valore affettivo. In questo caso il furto tocca doppiamente qualcosa di sacro, perché sacro è il luogo dove è avvenuto – non a caso lo chiamiamo Santuario. La corona della Vergine è sacra – così come quella del Bambino che porta in braccio – perché per novantanove anni noi abbiamo guardato Maria e il suo Figlio con quel segno regale sul capo".
Il prevosto non si limita all’accaduto ma propone un gesto concreto alla comunità: "Carissimi, è questo il nostro dolore: sono stati feriti gli affetti più cari: Cristo, la Beata Vergine, la comunità. Si impone pertanto una riparazione: lo faremo con atto pubblico domenica 8 dicembre, festa dell’Immacolata, nella santa messa celebrata in Santuario alle 18". Il furto, scoperto nella mattinata di mercoledì dai referenti del Santuario, ha profondamente scosso la cittadinanza. I ladri, dopo aver forzato una porta, si sono introdotti nella sacrestia, mettendo tutto a soqquadro e sottraendo calici sacri e le corone della Beata Vergine e del Bambino Gesù. Immediato l’intervento dei carabinieri, che hanno effettuato un sopralluogo per raccogliere indizi utili alle indagini. L’episodio ha riportato alla memoria un’analoga effrazione avvenuta a Gerenzano lo scorso maggio, dove vennero rubati altri oggetti liturgici e fu danneggiato il tabernacolo.