LORENZO CRESPI
Cronaca

Il Te Deum del prevosto. Lavoro e nuove difficoltà: "La Chiesa si chini ad accogliere i poveri"

L’omelia di monsignor Gioia, dedicata alla crisi materiale e spirituale

L’omelia di monsignor Gioia, dedicata alla crisi materiale e spirituale

L’omelia di monsignor Gioia, dedicata alla crisi materiale e spirituale

"Considero parziale il mio sguardo, perché troppo poco tempo ho trascorso con Voi; ma desidero ringraziare il Signore per il dono di questa comunità cristiana": così ha aperto la sua omelia il prevosto di Varese monsignor Gabriele Gioia in occasione della celebrazione che ha chiuso il 2024 nella Basilica di San Vittore. Il suo primo Te Deum da prevosto dopo l’arrivo in città a settembre, nell’avvicendamento con monsignor Luigi Panighetti. Pochi dunque i mesi trascorsi, ma più che sufficienti per inquadrare le emergenze del territorio, legate anche a due cambiamenti storici nella chiesa varesina.

Gioia ha ricordato infatti l’addio delle Suore della Riaparazione di via Luini, che si occupavano della mensa serale per i bisognosi, e delle Suore Serve di Gesù Cristo della chiesa di San Giuseppe, dove dagli anni ‘60 si teneva l’adorazione eucaristica quotidiana. "Queste partenze hanno messo in luce due bisogni fondamentali della vita delle persone, quello materiale e quello spirituale", ha sottolineato il prevosto. Nel primo caso una soluzione è stata trovata nel giro di poche settimane. "Dobbiamo ringraziare il Signore per la prontezza organizzativa della Casa della Carità della Brunella, la fedele disponibilità di tanti volontari e la generosità di numerosi privati e associazioni, se la risposta a questo urgente bisogno non si è interrotta, ma ha trovato nella sede della Brunella la possibilità di continuazione".

Un nuovo servizio reso possibile dalla rete tra Chiesa e istituzioni, sottolineata dal prevosto, che ha poi citato un passaggio di Gesù nel Vangelo: "I poveri li avrete sempre con voi". "E la Chiesa sempre deve imparare a chinarsi per accogliere e servire i poveri, le vecchie e nuove forme di povertà, quella materiale e quella spirituale". Situazioni di difficoltà che potrebbero ancora di più accentuarsi vista la delicata situazione economica che sta vivendo il Varesotto, con le tante crisi aziendali in corso da Beko a Meta System. "Mi riferisco in particolare ai temi del diritto al lavoro, con le persone che non lo esercitano o lo perdono per la chiusura di importanti attività industriali", ha detto Gioia, ricordando il tema della Speranza che caratterizza l’anno giubilare.