
Varese, Confindustria crea contatti tra produttori e clienti
Sono 130 le imprese varesine, per un totale di ottomila addetti, coinvolte nella filiera del packaging, secondo una mappatura del Centro studi di Confindustria Varese, effettuata sulle aziende associate. Non solo produttori di imballaggi e macchinari per il confezionamento, ma anche fornitori di materiali, semilavorati, macchinari e attrezzature per la produzione e la stampa di imballaggi e imprese che offrono servizi. Uno spaccato industriale importante, protagonista di un evento di matchmaking organizzato da Confindustria Varese alle Ville Ponti. Obiettivo, favorire la creazione di nuove possibili relazioni tra imprese appartenenti a settori merceologici diversi: l’appuntamento dopo un convegno di approfondimento al mattino di martedì è infatti proseguito al pomeriggio con incontri B2B tra le realtà produttrici e le imprese utilizzatrici finali. Coinvolte in totale 89 aziende per 183 partecipanti tra imprenditori, manager e rappresentanti del Sistema Confindustria. Non solamente realtà della filiera in senso stretto, ma anche potenziali industrie clienti di tutti gli altri comparti della manifattura varesina: alimentare e bevande, cosmetica, farmaceutica, abbigliamento, arredamento, elettrodomestici, giocattoli, componenti automotive, motocicli, macchinari e minuterie metalliche, in cerca di nuove soluzioni per l’imballaggio e la distribuzione dei propri prodotti. Un momento di confronto che ha rispecchiato una delle linee del piano strategico Varese2050 lanciato dall’associazione di categoria, ovvero mettere i cluster industriali al centro dello sviluppo territoriale.
"Accanto alle tradizionali logiche verticali per settore – ha commentato il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi – è sempre più importante promuovere un approccio trasversale, che favorisca il dialogo tra comparti diversi della manifattura. Iniziative come questa puntano a generare opportunità di business, fornitura e collaborazione".
Un altro tema risultato centrale è quello della sostenibilità: due realtà locali hanno presentato i propri progetti in ottica green. Carlsberg Italia, con il suo birrificio di Induno Olona, ha presentato un sistema di spillatura che consente di ridurre le emissioni di CO2. BTicino invece nel 2023 ha eliminato completamente l’uso della plastica nei propri packaging, adottando esclusivamente carta certificata Fsc Mix e Aticelca+, garantendo così materiali 100% riciclabili.
Lorenzo Crespi