SARA GIUDICI
Cronaca

In mensa l’acqua del rubinetto: la rivoluzione “verde“ divide

Lamentele e preoccupazioni di alcuni genitori per l’abbandono delle bottiglie di plastica. Ma il Comune rassicura: "Massima sicurezza grazie ai controlli mensili alla rete e nelle scuole"

di Sara Giudici

Ci sono genitori entusiasti per il messaggio di attenzione all’ambiente che si dà ai bimbi e mamme e papà preoccupatissimi che questa soluzione non possa essere il meglio per gli alunni. Come è facile immaginare la rivoluzione partita ieri negli istituti comunali, materne, elementari e medie è destinata a far discutere. Da ieri viene servita ai piccoli commensali acqua del rubinetto invece che quella nelle bottiglie di plastica. Arriveranno, nell’ambito del nuovo bando del servizio mensa (assegnato a gennaio dopo una lunga controversia), le brocche con l’acqua presa direttamente dal rubinetto scolastico. Una novità che ha suscitato reazioni contrastanti: alcuni genitori hanno apprezzato la scelta ecologica che punta a ridurre rifiuti e consumo di plastica (anche alla luce del fatto che i bimbi bevono già la medesima acqua a casa o anche nei bagni degli istituti) altri si sono detti preoccupati anche sul fronte della sicurezza e della qualità dell’acqua.

A seguire da vicino l’evolversi della situazione e a fornire informazioni e rassicurazioni ai saronnesi è stato l’assessore all’Istruzione, Gabriele Musarò. "L’acqua che viene data ai bimbi è doppiamente sicura – spiega l’esponente della Giunta Airoldi – perché non solo viene controllata una volta al mese da Saronno Servizi nell’ambito dei previsti controlli sulla rete idrica, ma verrà controllata con costanza anche al rubinetto da cui viene prelevata a scuola. La novità era prevista dal precedente bando. So che ci sono state alcune rimostranze da parte di alcuni genitori che sono arrivate in municipio e a cui è stata data risposta con tutte le informazioni e le rassicurazioni del caso. L’attenzione è alta e verrà garantita in tutti gli istituti per tutti i bimbi".

È viva però, soprattutto al quartiere Prealpi, l’emergenza vissuta nel novembre 2018 quando furono ritrovati delle tracce di batteri coliformi proprio nei rubinetti della scuola. In quella circostanza a scopo precauzionale venne bloccato l’uso di tutti i lavandini e ai bimbi venne data acqua in bottiglia da bere anche durante le lezioni e salviettine per lavarsi le mani. L’intervento dell’Amministrazione e di Saronno Servizi fu rapido appena i dati si avvicinarono alla soglia di allerta ma si parlò molto della sicurezza dell’acqua "al rubinetto". Tornando all’acqua nella brocche presente da oggi nelle scuole, al momento la novità non riguarda l’istituto comprensivo Aldo Moro perché, a causa della pandemia, i bimbi mangiano in classe visto che la mensa viene utilizzata come spazio didattico per consentire il distanziamento. La gestione della novità sarebbe stata quindi complessa. L’acqua in brocca arriverà nell’istituto di viale Santuario solo nel prossimo anno scolastico.