LORENZO CRESPI
Cronaca

Intesa sul nuovo canile: "Il centro polifunzionale sarà un modello per tutti"

Varese, firmato l’accordo con l’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso. La struttura comprenderà il rifugio per cani e gatti e la cura della fauna selvatica.

Da sinistra Nicoletta San Martino, Davide Galimberti, Guido Bertolaso Salvatore Gioia e Marco Magrini insieme per la firma all’Ats Insubria In vista la realizzazione di un modello unico di ricovero e tutela degli animali

Da sinistra Nicoletta San Martino, Davide Galimberti, Guido Bertolaso Salvatore Gioia e Marco Magrini insieme per la firma all’Ats Insubria In vista la realizzazione di un modello unico di ricovero e tutela degli animali

Il nuovo canile di Varese sarà una struttura polifunzionale per il ricovero e la tutela degli animali: comprenderà al suo interno il rifugio per cani, l’oasi felina, il canile e gattile sanitario e anche un centro di ricovero della fauna selvatica. Sarà un unicum a livello regionale: non esistono altre realtà di questo tipo in Lombardia. In vista della realizzazione del nuovo canile, che sorgerà nell’area Duni di Bizzozero, è stato firmato un protocollo di intesa tra Comune di Varese, Provincia di Varese e Ats Insubria. L’accordo quadro ha validità trentennale e definisce i diversi ambiti di intervento dei tre enti coinvolti.

A firmare il documento d’intesa il presidente della Provincia Marco Magrini, il sindaco Davide Galimberti e il direttore generale di Ats Insubria Salvatore Gioia. Presente anche l’assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso: Regione ha infatti contribuito con 100mila euro, mentre il Comune ne ha stanziati 300mila e la Provincia 150mila. "Non ci occupiamo solo degli umani - ha detto Bertolaso - perché il nostro concetto di welfare è molto ampio e comprende anche il benessere degli animali. Riteniamo utile creare in Lombardia nuove strutture dedicate agli animali domestici dal momento che, soprattutto dopo la pandemia, è notevolmente aumentato il numero delle adozioni di cani e gatti".

Il sindaco Galimberti insieme all’assessore alla tutela ambientale Nicoletta San Martino ha spiegato che il progetto è in fase di elaborazione. "L’auspicio è creare una struttura che permetta anche di promuovere iniziative di largo respiro, di natura zoofila, educativa, culturale e sociale".

Al Comune spetta anche la fase di realizzazione dell’intervento, oltre a manutenzione straordinaria e gestione di canile rifugio e oasi felina. Ats Insubria invece gestirà il canile e gattile sanitario. "Questo progetto - ha detto il dg Salvatore Gioia - consentirà di realizzare una struttura sanitaria pubblica all’avanguardia anche dal punto di vista della sostenibilità e permetterà di incrementare la qualità dei servizi attualmente attivi e offerti in collaborazione con i veterinari dell’agenzia". La Provincia avrà in capo la gestione del centro di ricovero temporaneo della fauna selvatica, in risposta a un’esigenza concreta: negli ultimi due anni la Polizia Ittico Venatoria ha recuperato una media di 379 esemplari feriti all’anno, di cui 193 ungulati.

"Questo centro permetterà una gestione degli animali feriti nel rispetto del benessere animale", ha commentato il presidente Magrini.