LORENZO CRESPI
Cronaca

Ippodromo, corsa per l’estate. Si aspetta solo l’ok del Comune per dare il via alla stagione

Varese, in vista del 10 luglio l’ok dal Ministero per quanto riguarda le piste è già arrivato. Manca ancora il responso dell’amministrazione sull’agibilità delle strutture.

Ippodromo, corsa per l’estate. Si aspetta solo l’ok del Comune per dare il via alla stagione

Ippodromo, corsa per l’estate. Si aspetta solo l’ok del Comune per dare il via alla stagione

La stagione estiva dell’Ippodromo di Varese è alle porte: in vista del via previsto per il 10 luglio manca solo l’agibilità da parte del Comune relativa alle strutture. L’ok del Ministero per quanto riguarda le piste è giunto infatti nelle scorse ore in seguito al sopralluogo che si è svolto mercoledì.

Lo ha detto il presidente della Svicc (Società varesina incremento corse cavalli) Guido Borghi in occasione della riunione della Commissione sport dedicata proprio all’Ippodromo, che si è svolta presso l’impianto delle Bettole. "L’agibilità ci sarà, abbiamo già visto la relazione dei tecnici del Ministero: sotto questo profilo le corse si possono fare", ha detto Borghi.

Se la pista in sabbia è stata promossa per la pista in erba è stata richiesta la sistemazione di uno steccato che sarà completata a giorni. Si attende invece la risposta del Comune, che la società dovrà poi comunicare allo stesso Ministero.

"Abbiamo ricevuto tutta la documentazione - ha commentato l’assessore allo sport Stefano Malerba - gli uffici stanno lavorando, credo che nel giro di massimo una settimana si avrà un quadro chiaro". Nel presentare le ultime attività svolte nella struttura il presidente Borghi ha citato l’investimento per il rifacimento dell’impianto di illuminazione. È in fase di conclusione l’installazione di un nuovo impianto a led costato quasi 1 milione di euro. Un’innovazione che porterà un notevole risparmio energetico. Durante la commissione è stato toccato anche il tema del futuro delle Bettole, con la convenzione in scadenza il prossimo anno. Borghi ha ricordato il lungo impegno per l’impianto.

"La Varesina mediamente negli ultimi 30 anni ha fatto ammortamenti nell’ordine dei 500mila euro l’anno. Tutti questi investimenti sono stati fatti per avere un ippodromo: Varese aveva una pista e due tribunette. La Società varesina non ha mai deliberato un dividendo. Tutti i soldi che ha speso nei momenti in cui si guadagnava sono entrati a far parte delle tribune e delle strutture che sono qua dentro".