ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La battaglia del Comitato: ospedale unico ridimensionato. E spese a carico dello Stato

Parlano le associazioni per il mantenimento dei presidi di Busto e Gallarate

La battaglia del Comitato: ospedale unico ridimensionato. E spese a carico dello Stato

Parlano le associazioni per il mantenimento dei presidi di Busto e Gallarate

Il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto, Medicina Democratica e il Centro per la salute Maccacaro di Castellanza,impegnati nella salvaguardia degli attuali presidi ospedalieri, di Busto Arsizio e Gallarate, contro il progetto del polo sanitario unico nel rione di Beata Giuliana a Busto Arsizio, rilanciano il ricorso straordinario alla Presidenza della Repubblica, attualmente pendente al Consiglio di Stato, alla luce delle novità contenute nello studio di fattibilità approvato a giugno da Asst Valle Olona. Scrivono in un comunicato: "Restiamo convinti che un miglioramento dei servizi dei due Ospedali si possa ottenere, a costi minori e con minori impatti ambientali, intervenendo per ristrutturare i presidi esistenti, rivedendo e coordinando tra loro i servizi offerti, ma soprattutto coinvolgendo gli utenti e ancor più gli operatori sanitari mettendo a loro disposizione luoghi di lavoro adeguati, in primo luogo, nei rapporti interni ed organizzativi e non esclusivamente edilizi".

Quindi fanno rilevare: "Segnaliamo che lo Studio di Fattibilità approvato dalla Asst Valle Olona lo scorso giugno ai fini dell’ottenimento delle quote di finanziamento a carico dello Stato, necessario poiché Regione Lombardia ha deciso di ridurre significativamente la sua quota per l’ospedale unico, prevede una importante riduzione dei posti letto previsti e concordati tra le varie istituzioni nell’Accordo di Programma dell’ottobre 2023 (da 773 posti letto e 177 posti tecnici a 664 posti letto e 109 posti tecnici) e sposta di oltre un anno il termine dei lavori (dal giugno 2029 all’agosto 2030) pur prevedendo un identico costo finale di 440 milioni di euro. La ripartizione delle fonti di finanziamento passerà da 240 milioni a carico dello Stato e 200 a carico di Regione Lombardia a 423 a carico dello Stato (con una piccola quota che arriverà oltre il previsto termine dei lavori) e solo 17 a carico di Regione Lombardia".

Variazioni per le quali chiedono: "se non meritino una richiesta di chiarimenti da parte dei rappresentanti istituzionali del territorio visto che con i posti letto ora previsti tutta l’operazione sarà di fatto lo spostamento e un leggero ingrandimento dell’ospedale di Busto Arsizio (che nel 2018 aveva 556 posti letto e 93 posti tecnici) e la brutale chiusura di quello di Gallarate".